8 marzo – Festa della donna

festa della donna mimosa

Oggi, 8 marzo è la festa della donna. Sì, ma cosa significa questa ricorrenza per noi donne?

Nell’immaginario collettivo questa festa rimane indissolubilmente legata al ramoscello di mimosa, agli auguri da fare alle colleghe, alle familiari, alle persone a noi più care, e all’immancabile uscita con le amiche, rigorosamente senza uomini.

Per carità, nessuno critica la voglia di festeggiare, di stare insieme o di essere un po’ coccolate e sentirsi speciali durante questa giornata, ma il punto è che non bisogna lasciarsi trascinare dai risvolti puramente commerciali di questa festa ma, al contrario, utilizzare la giornata dell’8 marzo per riflettere e rivendicare i diritti di noi donne.

Infatti, nonostante le modifiche degli stili di vita e l’aiuto della tecnologia nel nostro quotidiano, bisogna ammettere che l’indipendenza e la libertà delle donne continua, purtroppo, a non essere completa, anche in un Paese avanzato e democratico come il nostro. Due problemi su tutti si frappongono pesantemente nel divario tuttora esistente tra uomini e donne: la mancata uguaglianza sul posto di lavoro e la troppa violenza che vede le donne come vittime designate.

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L’anello debole della società

Ancora oggi la donna si trova ad affrontare quotidianamente il perenne dilemma tra vita professionale e vita privata, tra lavoro e famiglia. Non solo deve giostrarsi tra il posto di lavoro ed i mille impegni che essere moglie e mamma comportano, ma, nella maggior parte dei casi, lo Stato non le garantisce quei servizi (come, ad esempio, gli asili nido) che potrebbero darle una mano incredibile nella gestione familiare.

Per non parlare delle disparità tuttora ben evidenti sul posto di lavoro. Purtroppo nonostante un’ottima preparazione, noi donne veniamo sempre messe al di sotto dei nostri colleghi maschi, anche nel caso in cui questi siano palesemente meno competenti, sia dal punto di vista della carriera che della remunerazione.

Tirando le somme, nonostante la nostra forza e competenza, veniamo sempre considerate come l’anello più debole della catena, tanto che proprio in questi anni stiamo subendo la crisi economica in atto più di qualsiasi altra categoria lavorativa. Purtroppo non si tratta solo di una sensazione visto che dati ufficiali e preoccupanti sono stati presentati all’Eurocamera di Bruxelles dal vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, nel corso di un seminario incentrato sull’aumento di disoccupazione delle donne proprio in questo periodo di crisi.

La violenza sulle donne

Altro tema gravissimo che deve spingere a riflettere le istituzioni, in primis, ma anche tutti noi cittadini è quello della violenza sulle donne. I dati parlano da soli e sono agghiaccianti: solo nello scorso anno sono state uccise 124 donne ed altre 47 sono scampate per un soffio alla morte, vittime di violenza domestica. Questi dati sono stati pubblicati dalla Casa delle Donne di Bologna proprio in prossimità della data dell’8 marzo, per spingere a riflettere su quanto lavoro ancora ci sia da fare per fermare questa stupida violenza, e fare in modo che tutte le donne possano sentirsi libere di girare per strada o di vivere serenamente in casa propria.

Libere di dire BASTA! a percosse ed umiliazioni, libere di scegliere chi amare, senza essere braccate, molestate, violentate o uccise da un compagno ossessionato, convinto che una donna sia un oggetto da possedere. Leggendo il rapporto si evince, infatti, che il 60% di queste donne è stato ucciso da un compagno, marito, fidanzato, con cui la relazione poteva anche essersi conclusa (25% dei casi). Ad aggravare la situazione si aggiunge il fatto che questi delitti avvengono, per la maggior parte, in un contesto domestico, ovvero dentro le mura della propria abitazione (63%) e che, purtroppo, anche altri innocenti diventano vittime di questa furia omicida (ben 8 persone nel 2012).

Di fronte a questo scenario bisogna tirare fuori la voce! Bisogna denunciare quello che non va e, soprattutto, c’è bisogno che lo Stato tuteli i diritti fondamentali di ogni donna, uno splendido e dolcissimo essere umano, che ha diritto ai propri sogni e alla propria realizzazione sia nella vita lavorativa che nel privato, per evitare che qualcuno ci consideri ancora come degli oggetti da usare e poi gettare via…

Ben venga allora la festa di tutte le donne, per ricordarci ogni giorno le nostre infinite potenzialità ed i nostri diritti!

Allora, non resta che augurare Buona festa della donna a tutte voi da Benessere Donna!