Bambini e cellulare: come farlo usare

Bambini e cellulare: come gestire questo rapporto? Quando e come i bimbi devono usare il cellulare? Ecco tutti i consigli utili per le mamme.

Bambini e cellulare: quando iniziare

C’è un periodo per il cellulare con le caramelle all’interno e uno per lo smartphone. Queste età non vanno confuse. Il primo cellulare “vero” non dovrebbe essere tra le mani di un bambino prima dei 10-11 anni. Molte mamme, però, anticipano un po’ i tempi, dando uno smartphone a bambini più piccoli per poterli controllare anche quando li lasciano per le attività sportive o a scuola. In realtà, anche se tranquillizza le mamme, questa scelta potrebbe rivelarsi difficile per i bambini.

Il cellulare viene considerato un gioco, un modo per assomigliare agli adulti in una prima fase dell’infanzia. In più, passaggi come stare in classe o alle lezioni di judo con altri bambini, ma senza i propri genitori, è un modo per fare amicizia e per iniziare a diventare autonomi, per quanto l’età lo consenta. Dare il cellulare a 6-7 anni significa pensare di proteggerli, ma intaccare la loro autostima.

In alternativa, si può usare uno smartwatch, ovvero un orologio indossabile. Il dispositivo è dotato di GPS e, se il bambino ha bisogno di aiuto, può telefonare direttamente dall’orologio. Esistono dei modelli semplificati a misura di bambino e sono anche utili per fargli capire lo scorrere del tempo.

Vicino alla preadolescenza, il rapporto tra bambini e cellulare cambia: lo smartphone serve per contattare i compagni di scuola, andare su Facebook e Instagram, mandare messaggi su Whatsapp, ecc. Prima che tuo figlio affronti questo mondo, però, devi dargli alcune regole fondamentali. Ecco quali sono.

Le regole

Le regole per gestire il rapporto con il cellulare sono:

  1. Mai 24 ore su 24. Il cellulare non si usa a scuola e si porta spento quando si fa visita alla nonna, si passa la domenica insieme, si va a fare attività sportiva.
  2. Rispetto per gli orari degli altri. Non si contatta mai nessuno alle 5 del mattino o a mezzanotte.
  3. Mai schiavi dello smartphone, si guarda dove si cammina. C’è un tempo per giocare con lo smartphone e un tempo per fare altro: in questo modo si evitano anche dei pericoli quando si cammina.
  4. Il cellulare non è uno status symbol. Questa regola va spiegata con largo anticipo rispetto all’adolescenza. Spesso, il cellulare diventa un simbolo di appartenenza al gruppo ed è importante spiegare ai propri figli che i veri amici non guardano alla potenza della memoria del cellulare.
  5. La vita online e quella offline. Gli amici si incontrano sui social network, ma anche in centro e a scuola.
  6. Attenzione quando si scrive. Quando si scrive un messaggio o uno stato su Facebook, è importante rispettare gli altri, ma soprattutto l’italiano. La propria opinione va bene, ma solo quando ha un briciolo di senso.

Il cellulare va introdotto nella vita del bambino un poco alla volta. Ovviamente, è bene spiegare prima, altrimenti, quando il ragazzo è ormai adolescente, probabilmente sarà un po’ difficile spiegargli come convivere con il proprio smartphone!

Annarita
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