Come contrastare i radicali liberi


Il corpo umano, quella macchina perfetta che ci fa vivere ogni giorno senza neppure che ce ne rendiamo conto, è soggetto quotidianamente ad attacchi, esterni ed interni, macroscopici e non, volti a ridurre la sua corretta funzionalità.

Tra i nemici più pericolosi del nostro organismo ci sono, senza dubbio, i cosiddetti radicali liberi. Di sicuro chiunque avrà sentito nominare almeno una volta i radicali liberi ed assocerà il loro nome con un’accezione fortemente negativa, ma chi sa effettivamente cosa siano i tanto temuti radicali liberi?

Vediamo di studiare di cosa si tratti e, soprattutto, come sia possibile contrastare la loro azione deleteria sul nostro corpo, per mantenerci il più possibile giovani ed in salute.

Sappiamo che all’interno delle nostre cellule avvengono dei processi metabolici, resi possibili tramite l’ossigeno che immettiamo nel nostro organismo con la respirazione. Nel corso di tali processi cellulari, però, non tutto l’ossigeno riesce ad essere convertito in energia per i tessuti: una piccola parte causa la formazione di molecole molte reattive (a causa della presenza di elettroni spaiati sul loro ultimo orbitale, che le rende instabili) che prendono il nome di radicali liberi.

I radicali liberi, quindi, non sono altro che molecole desiderose di reagire il prima possibile con altre cellule del nostro organismo. Il problema è che, proprio a causa delle reazioni che vorrebbero innescare, i radicali liberi diventano delle molecole pericolosissime perché sono in grado di danneggiare strutture fondamentali delle nostre cellule, come la membrana cellulare ed il nostro corredo cromosomico, il DNA.

Detto in parole povere i radicali liberi sono deleteri per il nostro organismo perché accelerano i processi di invecchiamento cellulare e possono favorire gravi malattie come il cancro, patologie dell’apparato cardiovascolare, cataratta, morbo di Parkinson e morbo di Alzhaimer, sclerosi multipla, diabete, dermatiti, artrite reumatoide e così via. Sempre più studi confermano l’azione persistente dei radicali liberi nel favorire l’insorgere di tutte queste gravi patologie e forme tumorali che, in alcuni gravi casi, non possono neppure essere curati dalla medicina moderna.

Cosa fare allora per proteggere le nostre cellule dall’azione dei radicali liberi?

Esistono due fondamentali meccanismi che ci difendono dall’attacco dei radicali liberi:

  • Un meccanismo endogeno (cioè che avviene all’interno del nostro corpo), mediante sostanze sintetizzate direttamente all’interno del nostro organismo,
  • Un meccanismo esogeno (cioè proveniente dall’esterno), mediante gli antiossidanti presenti negli alimenti che ingeriamo ogni giorno.

Entrambi questi meccanismi si basano comunque sul prezioso apporto delle sostanze antiossidanti. Gli antiossidanti sono, quindi, quelle molecole che ci aiutano a combattere l’azione negativa dei radicali liberi, permettendoci così di ritardare i processi di invecchiamento cellulare e proteggendoci dall’insorgere di patologie gravi e, a volte, mortali.

È importante sottolineare come il nostro organismo sia la prima nostra arma di difesa contro i radicali liberi perché esso stesso, già in buona parte, mette in atto delle azioni che cercano di contrastare la loro azione. Il problema è che questa azione da sola non basta.

Per questo motivo le nostre buona abitudini, dal punto di vista alimentare e del movimento fisico, diventano fondamentali per aiutare il nostro corpo perché nel contrastare e sconfiggere i radicali liberi.

Mangiare almeno 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura fresche di stagione è il rimedio più semplice ma allo stesso tempo più efficace per contrastare i radicali liberi, grazie ai preziosi antiossidanti presenti in questi alimenti. Anche una sana attività sportiva aiuta i nostri tessuti a rimanere giovani ed in forma più a lungo, perché rende il meccanismo cellulare endogeno molto più efficace.

A questo punto non ci devono essere più dubbi: frutta e verdura e una sana attività fisica per combattere i radicali liberi ed allontanare il rischio di tumori e gravi malattie.