Come scegliere la baby sitter

Come scegliere la baby sitter giusta per prendersi cura del proprio bimbo quando si è al lavoro o si è costretti a uscire per una commissione? Ecco qualche consiglio utile per trovare la baby sitter giusta per il proprio figlio!

Valutare le esperienze

La prima cosa da fare è valutare il curriculum della baby sitter. Infatti, è importante che la persona abbia la giusta formazione per occuparsi del bambino. Per questo, ci si può rivolgere alle agenzie, oppure si può fare riferimento a quanto scritto in curriculum.

Per esempio, una persona che fa questo lavoro dovrebbe essere affettuosa con i bambini, ma anche severa se, in accordo con la mamma, si sono stabilite delle regole. Una soluzione è anche scegliere tra gli amici, oppure chiedere a un gruppo in chiesa.

Chi ha avuto esperienze positive cede volentieri il numero di telefono di una persona che si fida. Se si tratta di una ragazza che sta studiando, conviene scegliere a monte gli orari. Nel colloquio di lavoro, si deve conoscere la persona prima di presentarle il bambino.

Per questo, si possono fare più incontri conoscitivi, finché non si decide se quella persona è giusta o no. Naturalmente, per la baby sitter questo è un lavoro quindi, se c’è qualcosa che non va, è bene non farle perdere tempo. Infine, è bene vedere sempre se la persona ha un’eventuale disponibilità in caso di imprevisti. In questo modo, si potranno gestire al meglio insieme.

Fissare gli orari e il giorno libero

Gli orari sono essenziali per scegliere la baby sitter e per mettersi d’accordo. Le baby sitter che lavorano H24 non esistono e, in più, i genitori dovrebbero sempre essere più presenti di qualsiasi tata. In ogni caso, è bene stabilire degli orari non solo per capire i turni di lavoro della baby sitter, ma anche per decidere insieme gli orari dei pasti, oppure quando il bambino deve fare i compiti o deve andare a seguire un’attività (piscina, danza, ecc.).

Se il bambino è in età scolare, è importante tenere d’occhio gli orari di gioco al computer, oppure quanto tempo passa davanti alla televisione. In più, si deve stabilire con la tata un giorno libero. Se ci sono delle referenze, è bene contattare qualche cliente per capire come ci si organizzava e, magari, organizzarsi nello stesso modo se è possibile.

Una volta assunta, la tata deve avere sempre i contatti dei genitori, mentre loro possono chiedere un numero di telefono da utilizzare in caso di imprevisti. A questo punto, si deve avvisare la tata anche se ci sono dei medicinali da prendere o per varie ed eventuali.

Abituare il bambino alla baby sitter

Naturalmente, la presenza di una persona estranea in casa deve avvenire gradualmente. Infatti, il bambino deve abituarsi all’idea che c’è questa persona che si occupa di lui. In più, il piccolo deve sentirsi al sicuro con la tata. Per i primi tempi, il bambino potrebbe sentirsi più tranquillo se la mamma o il papà sono presenti quando la baby sitter è in casa, poi si abituerà alla sua presenza.

Quali sono i prezzi? C’è una fascia oraria?

Il costo dipende moltissimo dalla disponibilità che viene richiesta. Infatti, se si tratta di un lavoro continuativo con dei turni fissi, è giusto retribuire la baby sitter con uno stipendio adeguato e con tutte le prerogative che questo comporta.

Se, invece, serve una mano ogni tanto per tenere il bambino un pomeriggio, c’è una fascia di prezzo oraria, che varia dai 7 ai 16 Euro (dipende molto da persona a persona e da agenzia ad agenzia). Insomma, la prima cosa da fare è verificare ogni cosa, in modo che la tata si trovi a proprio agio e si trovi bene soprattutto il bambino.

Annarita
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