Cordone ombelicale: cos’è, come si medica, quando si dona

Cos’è il cordone ombelicale? A cosa serve il cordone ombelicale? Quando si dona il cordone ombelicale? Come si medica il cordone ombelicale?

Per una madre, soprattutto alla prima gravidanza, sono queste ed altre le domande che ci si pone riguardo il cordone ombelicale. Si parte da cosa sia, la sua funzione, se provoca dolore al bimbo quando viene reciso, come si deve medicare, se e perché si dona, ecc.

In questo articolo cercheremo di fornire tutte le informazioni utili sul tema, al fine di appianare ogni dubbio ed ansia.

Cordone ombelicale cos’è

Cos’è il cordone ombelicale? Si tratta di quel tubicino che collega la pancia del feto alla placenta. E’ formato da una vena e due arterie. E’ utile per far passare i nutrienti fondamentali che servono al bimbo.

E’ grande un centimetro e mezzo di diametro e collega la madre e il figlio nel corso dei 9 mesi di gravidanza.

Si forma a partire dalla quinta settimana di gravidanza, partendo dal peduncolo di connessione che sarà poi utile per collegare embrione e trofoblasto.

A partire da metà del secondo mese, si inizia a formare il vero e proprio funicolo, la cui formazione sarà poi completata al termine del terzo mese.

Nel caso di una gravidanza gemellare, anche nel caso di gemelli monozigoti che dividono placenta e sacco amniotico, ciascun gemello avrà un proprio cordone ombelicale. Salvo casi di rare malformazioni.

Cordone ombelicale a cosa serve

A cosa serve il cordone ombelicale? Come detto, è quel tubicino che consente alla madre di trasmettere al figlio o ai figli i nutrienti fondamentali per la sua crescita in quanto feto.

Più specificamente, sarà la vena ad occuparsi di trasportare ossigeno e nutrienti tramite il sangue. Mentre le arterie restituiscono il sangue “sporco” e non ossigenato alla placenta. Quest’ultima, a sua volta, è utile per trasmettere al bambino ossigeno ed anticorpi necessari per la sua sopravvivenza.

Ancora, il cordone ombelicale è ricco di cellule staminali, importantissime per curare varie malattie del sangue o congenite. Si pensi a leucemie e talassemia, curabili con un trapianto del midollo osseo.

Pertanto, considerando che non è facile trovare un donatore compatibile, una soluzione facile ed immediata risiede proprio in questo cordone. Appunto per le cellule staminali contenute nel sangue.

Cordone ombelicale: quando e perché si dona

Quando si dona il cordone ombelicale? Perché si dona il cordone ombelicale? Questa è una scelta che spetta alla madre. Se intende metterlo da parte per utilizzarlo per i figli. Oppure metterlo a servizio della comunità donandolo.

In base alla scelta, cambiano anche costi e modalità. Se si decide di conservarlo per uso privato, allora c’è un servizio privato ed a pagamento. Se invece si decide di donarlo, allora esistono alcune associazioni di volontariato che lo raccolgono e lo conservano nelle biobanche pubbliche.

Quando tagliare cordone ombelicale

Quando si taglia il cordone ombelicale? Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (meglio conosciuta con l’acronimo OMS) è sbagliato tagliarlo a 30 secondi dal parto. In passato, invece, si attendeva che smettesse di pulsare per tagliarlo. Poiché il bebè non perde sangue placentare prezioso presente nel funicolo, utile per evitare carenze di ferro nei primi mesi di vita.

Forse è meglio tornare alle buone vecchie pratiche e quindi aspettare che il cordone smetta di pulsare.

Tagliare cordone ombelicale fa male al bimbo

Questo è un altro quesito diffuso. Qui è più difficile capire come stanno le cose, in quanto la comunità scientifica è divisa tra chi ritiene di no, non avendo nervi. E chi invece di sì. Dato che però ad oggi resta una pratica inevitabile, non resta che sperare che davvero non faccia male o solo in modo impercettibile.

Cordone ombelicale quando cade

Quando cade il cordone ombelicale? Una volta reciso, inizia ad essiccarsi. Quindi diventa duro e poi cade da solo, in modo naturale. Pertanto, i genitori non devono far altro che attende. E, soprattutto, medicare adeguatamente prima e dopo l’ombelico, per evitare spiacevoli infiammazioni.

Sarà il pediatra a fornire tutte le indicazioni su come medicarlo prima e dopo. E’ comunque importante che resti ben asciutto. Infatti, un ambiente umido, tarda la caduta.

Per quanto riguarda i tempi, generalmente il cordone impiega un paio di settimane per cadere.

Come si medica cordone ombelicale

In genere, comunque, la medicazione viene fatta con garze sterili, acqua ossigenata, alcool denaturato e delle retine ombelicali elastiche.

Occorre pulire il moncone in modo sterile e con l’acqua ossigenata usare una garzetta sterile. Poi occorre asciugare bene con una garza sterile. Dopo tappare con una garzina asciutta e assicurarsi che resti ferma mediante una retina ombelicale elastica.

Nel caso in cui la medicazione si sporga o si bagni, va cambiata per mantenerla asciutta.

Dopo la caduta, occorre ancora medicare per alcuni giorni con garze.

Fino a quando la caduta non sia avvenuta, meglio evitare bagnetti integri al neonato.

Se ci si accorge che il moncone sanguini troppo, emani cattivi odori o fuoriesca pus, meglio consultare il pediatra per valutare se ci sia una infezione.