Curry: cos’è, proprietà e benefici per la salute

Il Curry è una delle miscele di spezie più conosciute ed apprezzate nel mondo occidentale ed orientale, è formato da una polvere giallo-senape profumata ed ideale per preparare risotti, zuppe, secondi piatti come pollo, tacchino, pesce, frutti di mare e crostacei.

Corrispondente all’indiano masala, il curry comprende una varietà di miscele tipiche in uso nel continente sud-est asiatico.

In cucina, si annoverano diverse miscele di spezie che danno luogo a diverse varietà di curry; il più apprezzato è il green curry o polvere verde a base di basilico.

Molto rinomati e diffusi sono il curry giallo, quello rosso o diabolico di Singapore, il massaman curry, il curry giapponese o karē.

Originario dell’India, questa miscellea di spezie saporite viene utilizzata come condimento fu importato in Europa dagli inglesi. Il suo sapore e gusto è tendenzialmente piccante e variabile nell’intensità, a seconda delle differenti composizioni.

Vediamo in questa guida di capire meglio che cosa sia il curry, da quali spezie sia composto e quali siano i benefici che apporta all’organismo umano.

 

Curry: etimologia del termine e composizione

Come già anticipato in premessa il Curry non è altro che una miscellea di spezie originaria del continente Sud-Est asiatico, in particolare dell’India.

Appellato nella cucina indiana masala, il termine Curry è di origine inglese e deriva da tamil “cari”, che indica una salsa o zuppa.

I britannici giunti in India hanno acquisito e “trasposto” questo termine nella loro lingua, venendo ad indicare la mistura di spezie utilizzato come condimento per insaporire la pietanza cucinata (primo o secondo).

Da cosa è composto il curry? La tradizione mutuata dalla cucina indiana vuole che il curry sia una miscellea di diverse spezie, tra cui: pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino, zafferano, cardamomo.

Proprietà nutrizionali e calorie

Essendo una miscellea di diverse spezie, il curry conta 320 calorie ogni 100 grammi e vanta tutte le proprietà nutrizionali delle singole spezie utilizzate come ingredienti per la preparazione del condimento.

Il curry stimola la digestione, ha proprietà disinfettanti benefiche per l’intestino, controlla ed accelera il metabolismo, fa bruciare grassi, per questo è ideale per dimagrire.

Il curry espleta anche una funzione antinfiammatoria e antiossidante, contribuisce ad alleviare l’affaticamento del fegato, oltre a proteggere lo stomaco e l’intestino.

Un regime dietetico a base di curry è utile a chi soffre di infiammazioni croniche del fegato, oppure di patologie reumatiche.

Il curry è ricco di sali minerali (calcio, sodio, magnesio, fosforo, ferro, potassio, manganese, selenio), di vitamine B1, B2, B6, PP, C e folati.

Sono presenti i seguenti zuccheri: destrosio, fruttosio, saccarosio e galattosio.

Inoltre, essendo ricco di antiossidanti, il curry è un potente antitumorale e anche un potente rimedio per combattere le malattie neurodegenerative (morbo di Alzheimer) e lo stress ossidativo.

Controindicazioni

Il curry stimola la secrezione di acidi biliari: per questo coloro che soffrono di malattie come i calcoli renali non dovrebbero assumerlo e utilizzarlo per la preparazione delle pietanze.

Anche coloro che soffrono di ulcere gastriche o gastriti, per la presenza del pepe e del peperoncino, non dovrebbero assumere il curry dato che potrebbe cagionare irritazioni e infiammazioni a carico dell’apparato urinario.

Per le donne in gravidanza, il curry dovrebbe essere evitato durante l’allattamento.

Utilizzo del curry in cucina

Il curry viene usato in cucina asiatica con il nome di Masala ma, negli ultimi anni, il suo consumo si è diffuso anche in Occidente.

Oggi si utilizza anche nella nostra cucina per dare un tocco di “piccantezza” alle pietanze, sia a base di verdure, che ai primi piatti (risotti, farro), che ai secondi di carne o pesce.

Per preparare il curry occorre soffriggere le spezie secche intere (semi di senape, di cumino, chiodi di garofano) aggiungere le spezie fresche, come zenzero, aglio o cipolla, e quelle in polvere.

Successivamente, è possibile aggiungere gli ingredienti come la carne rossa o bianca, il riso, il farro, l’orzo, i crostacei, i frutti di mare e le verdure per preparare un piatto davvero unico.

Ricetta: Bocconcini di tacchino al curry con il riso

Il curry è un bouquet di spezie dal colore inconfondibile che la cui caratteristica principale è quella di esaltare il sapore delle pietanze.

Ottima prelibatezza culinaria tutta da provare sono i Bocconcini di tacchino al curry con il riso! Ecco la ricetta.

Ingredienti: tacchino tagliato a bocconcini, curry, olio extra vergine d’oliva, tritato per soffritto (carote, aglio, cipolla, prezzemolo), peperoncino, riso, ortaggi freschi di stagione (zucchine e carote), sale, vino bianco, yogurt greco.

Preparazione: soffriggere il tritato in una pentola antiaderente con olio extra vergine d’oliva, cuocere i bocconcini di tacchino, aggiungere il curry, il vino bianco, peperoncino, una presa di sale. In una pentola d’acqua fare bollire il riso con le verdure di stagione.

Decorsi 15 minuti, scolare il riso e aggiungerlo al soffritto ed ai bocconcini di tacchino, procedere con la cottura a fuoco vivace, aggiungere un filo di olio e impiattare.

Servire il riso con i bocconcini di tacchino a tavola fumanti con un cucchiaio di yogurt greco. Buon appetito.