I mitici jeans

Blue Jeans

Parlando dei capi di abbigliamento più famosi e più noti della storia della moda non possiamo di certo non fare riferimento ai blue jeans, un capo mitico e diffusissimo tra la popolazione.

Chiunque di noi, uomini o donne, possiede almeno due o tre paia di jeans e non perde l’occasione per acquistarne di nuovi, magari proprio seguendo le ultime tendenze della moda. Una recente inchiesta ha dichiarato che le donne che indossano jeans per uscire di casa sono potenzialmente depresse ma credo che mai il risultato di un’indagine possa essere così fuorviante come questa.

Di blue jeans, infatti, non esiste un unico modello ma sono presenti in commercio così tante varianti da permettere ad una persona decine e decine di abbinamenti e di diversi stili di abbigliamento. Un jeans non è affatto, come era una volta, un capo da lavoro ma è una creazione di moda, magari impreziosita da dettagli molto chic ed eleganti, che riesce ad esaltare la femminilità.

Quale uomo, infatti, è in grado di resistere ad una bella donna che indossa un paio di jeans skinny, o attillati, con magari un bel paio di scarpe coi tacchi? Altro che depressione, il blue jeans per noi donne è sinonimo di seduzione, femminilità e, perché no, anche di comodità, che non guasta mai.

Un pò di storia

Eppure i nostri mitici jeans sono nati per una finalità del tutto diversa a quella per cui li usiamo e li amiamo tanto oggi. Il tessuto denim nacque addirittura nel XV secolo in Italia, e precisamente nella potente repubblica marinara di Genova, dove veniva utilizzato per coprire la mercanzia navale: un tessuto, quindi, che si distingueva dagli altri proprio per l’elevata resistenza dimostrata. Proprio questa sua incredibile resistenza spinse nella seconda metà del 1800 Levi Strauss ad utilizzare il tessuto denim per creare un pantalone da lavoro per i lavoratori delle miniere, magari alla ricerca dell’oro. Il blue jeans, così come noi lo conosciamo, trova, quindi, diffusione negli Stati Uniti, e più precisamente in California, per rispondere alle richieste di un lavoro duro e logorante come quello della miniera … nulla di più distante da quando, oggi, vediamo sfilare i vari modelli in passerella.

Fino ai giorni nostri

Un paio di comodi jeans

La diffusione dei jeans nei decenni ha seguito delle strade inimmaginabili rispetto al loro utilizzo originario. Si è passati così dai classici pantaloni da lavoro, identificati con le classi sociali meno abbienti, fino ad un vero e proprio simbolo di ribellione.

Negli anni ’50, infatti, i blue jeans divennero sempre più famosi negli Stati Uniti e nel mondo, grazie ad una serie di film di Hollywood cult, tra cui spicca Gioventù bruciata con un giovanissimo James Dean. I jeans erano diventati un simbolo di freschezza, di giovinezza e di ribellione, per chi si opponeva alle strette convenzioni esistenti. Da allora ad oggi questo capo di abbigliamento ha attratto sempre di più numerose persone, per la loro versatilità, resistenza e per un prezzo accessibile. Tra gli anni ’80 e ’90 anche i più grandi stilisti hanno cominciato ad utilizzare tale capo di abbigliamento nelle loro collezioni, magari impreziosendolo con qualche strass, o modificando la colorazione con trattamenti chimici, che simulavano l’effetto consumato o strappato dei lavoratori in miniera.

Oggi, come dicevamo, di jeans ne esistono davvero di tutti i tipi e per tutti i gusti: a zampa, skinny, strappati, a vita bassa, a vita alta, baggy, shorts, salopette … insomma un universo vasto per un capo di abbigliamento ormai mitico ed intramontabile, senza ombra di dubbio un must have nel nostro armadio!