I rimedi per la sindrome premestruale

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Nelle scorse settimane vi abbiamo parlato di uno dei disturbi che affligge la maggior parte di noi donne: la sindrome premestruale.

Cos’è e come si manifesta la sindrome premestruale

Abbiamo visto come questo complesso manifestarsi di sintomatologie, colpisca sia a livello fisico, con il classico gonfiore addominale, l’aumento di peso, il mal di testa e la ritenzione idrica, sia a livello psichico, con forti stati di irritabilità e l’umore a dir poco ballerino. Capita molto spesso, infatti, che proprio in coincidenza della settimana che precede il ciclo mestruale le donne in età fertile siano vittime di forti stati di ansia, irritabilità, malinconia fino a poter perfino arrivare a vere e proprie forme di depressione.

Purtroppo questo generale stato di malessere che compare 7-10 prima dell’inizio del flusso e che poi scompare normalmente 2-3 giorni dopo l’inizio del ciclo, è legato ad uno scompenso a livello ormonale che il nostro organismo vive durante le fasi che precedono le mestruazioni. Il che significa che stiamo parlando di un vero e proprio stato fisiologico del nostro organismo, che può ripetersi, con sintomi più o meno accentuati, ogni mese.

I possibili rimedi

Considerando che non stiamo parlando di una vera e propria patologia, ma di un insieme di sintomi che si ripresentano, con ciclicità, in un determinato momento della nostra vita riproduttiva, i rimedi più diffusi sono quelli che mirano a ridurre, quanto più possibile in maniera naturale, il fastidio ed i disturbi che questi sintomi comportano.

Dato che la sindrome premestruale tende a colpire con maggiore incidenza le donne già di per loro sottoposte ad un forte stress, uno dei rimedi più diffusi punta a far rilassare mente e corpo, in modo tale da ritrovare anche il giusto equilibrio fisiologico. Via libera, quindi, allo sport, soprattutto se si tratta di discipline che aiutano anche lo sfera psichica, come yoga e pilates.

yoga

La sedentarietà accentua i dolori ed i disturbi caratteristici della fase del Pms (Premenstrual Syndrome). È importante, quindi, svolgere una qualche attività fisica (nuoto, jogging, ballo) che, fra le altre cose, aumentano il livello di serotonina nell’organismo, e che, quindi, possono ridonarci il sorriso.

Attenzione a cosa mangiate nei giorni che precedono il ciclo mestruale. Per evitare di accentuare senso di gonfiore e ritenzione idrica non consumate cibi ricchi di sale (come patatine, noccioline, salumi) ma prediligete cibi ricchi di acqua, come frutta e verdura, e cibi facilmente assimilabili e ricchi di fibre, come legumi, cereali e patate.

Frutta e verdura non devono mai mancare
Frutta e verdura non devono mai mancare

Ricordatevi di bere tanta acqua, sempre per combattere la ritenzione idrica e, allo stesso tempo, non abusate di alcool, perché quest’ultimo potrebbe contribuire all’aumento del senso di gonfiore. Per quei giorni eliminate, o comunque riducete, anche il consumo di bevande ricche di caffeina o gassate: le prime, perché sono eccitanti e vi potrebbero far aumentare l’irritabilità ed il senso di ansia, le seconde perché porterebbero inevitabilmente all’aumento del gonfiore addominale.

Come vi abbiamo già accennato nello scorso articolo, recenti studi hanno scoperto che la sindrome premestruale è correlata ad una minore presenza di magnesio nel corpo. Per questo potrebbe risultare utile ricorrere a degli integratori a base di vitamine e sali minerali, tra i quali dovranno essere presenti magnesio, calcio e potassio.

Per rilassarvi e ritrovare la vostra serenità potreste ricorrere anche a delle tisane naturali, soprattutto se a base di camomilla, finocchio e melissa.
Nei casi in cui il fastidio diventi un vero e proprio dolore insopportabile è possibile ricorrere anche a dei farmaci, generalmente utilizzati come veri e propri antidolorifici. In commercio ce ne sono davvero tanti, sono i cosiddetti FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) ma, sicuramente, la maggior parte di essi rientrano nelle categorie dell’ibuprofene e della famosa aspirina (acido acetilsalicilico).
Esistono, infine, dei casi in cui dietro alla classica sindrome premestruale si possono celare delle vere e proprie patologie, come, ad esempio, l’ovaio policistico. In questi gravi più gravi, ed il cui dolore può perfino risultare invalidante, è necessario che un medico specializzato o un ginecologo prescriva una cura farmacologica mirata alla risoluzione del problema. Attualmente la cura più diffusa è basata sull’utilizzo della cosiddetta pillola anticoncezionale, che riesce a regolare la quantità di ormoni all’interno del nostro corpo.