Il ballo per rimanere giovani

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L’elisir dell’eterna giovinezza per rimanere sempre lucidi ed in forma? Potreste non crederci ma pare che sia il ballo!

Il ballo contrasta l’avanzare dell’età

Ebbene sì, pare infatti che ballare aiuti a rimanere giovani, perché contrasta il normale declino che accompagna l’avanzare dell’età, sia a livello fisico che a livello mentale.

La maggior parte delle persone vede il ballo come una semplice attività di divertimento e di svago, mentre si tratta di una vera e propria attività fisica che apporta al nostro organismo incredibili vantaggi, la maggior parte dei quali non sono conosciuti dai più. In passato vi abbiamo già descritto gli effetti benefici che una sana attività fisica come il ballo apporta alla linea, alla postura, alla coordinazione, ai rapporti sociali, oltre che all’umore, tanto che da qualche anno si sono anche diffuse delle discipline aerobiche che si basano proprio sul concetto del ballo, come l’ormai famosissima zumba.

Una disciplina per tutte le età

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Ma non solo, perché a differenza di molte altre discipline sportive, infatti, il ballo può essere praticato da chiunque, senza limiti di età, dai più piccoli fino alle persone anziane, a patto, naturalmente, che lo sforzo associato sia equiparato all’età di chi si diletta in questa disciplina.

Ed è proprio delle persone appartenenti alla cosiddetta terza età che vogliamo parlare oggi, e che sono state il soggetto dello studio condotto da un team di ricercatori americani.

Troppo spesso, infatti, le persone anziane, superata una certa età, tendono a non muoversi più, e questo porta all’acuirsi di problemi motori e mentali legati all’avanzare dell’età. Basterebbe, invece, una piccola e leggera attività fisica, ma costante, per migliorare le condizione fisica e mentale di queste persone, andando a ritardare i processi degenerativi connessi con l’aumentare degli anni.

Il ballo e gli anziani: un recente studio americano

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Una di queste discipline, praticabile anche dagli anziani è proprio il ballo. È stato dimostrato, infatti, che una sola ora di danza condotta per una volta a settimana, nell’arco di 6 mesi, riesce a migliorare i parametri cognitivi e sensivo-motori delle persone che praticano la disciplina, ritardando il normale declino connesso con l’età.

Tale interessante risultato è frutto, come dicevamo, di una ricerca americana, condotta dalla Texas University di Houston e recentemente pubblicata su Frontiers in Aging Neurosciences.

Lo studio è stato condotto su due gruppi distinti di ultra settantenni: il primo di questi gruppi ha seguito un programma che prevedeva un’ora di ballo alla settimana per 6 mesi, mentre il secondo gruppo non ha svolto alcuna attività fisica in questo arco di tempo.

Allo scadere dei 6 mesi entrambi i gruppi sono stati sottoposti a dei test, sia oggettivi che soggettivi, i quali hanno palesemente evidenziato che, mentre nel caso del gruppo “pigro” non c’erano stati miglioramenti (anzi alcuni parametri erano peggiorati, come è normale che sia con l’avanzare dell’età), nel caso del gruppo di ballerini la situazione era decisamente più rosea.

Più in particolare, in questo gruppo di anziani non si è evidenziata nessuna difficoltà cardio-polmonare e, allo stesso tempo, si è assistito ad un miglioramento dei parametri sensitivi e motori, stimolati da un’attività come il ballo, che sviluppa la capacità di muoversi nello spazio tridimensionale, l’orientamento, il senso del ritmo e del controllo dei propri movimenti rispetto all’altra persona. In questi ultra settantenni, in soli 6 mesi, è migliorata la memoria, i tempi di reazione, l’attenzione, la capacità di muoversi e di rapportarsi anche con le altre persone.

Non bisogna dimenticare, infatti, che al di là dei benefici fisici e mentali, nel caso di persone appartenenti alla terza età, una disciplina come il ballo aiuta tantissimo a socializzare, a stare bene con altri coetanei e, non meno importante, ad allontanare da sé quel senso di solitudine e di abbandono che troppo spesso, nei giorni nostri, accompagna ed uccide i nostri anziani.