Il viaggio in auto per i più piccoli

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Spostarsi è diventata un’esigenza sempre più comune e, se confrontiamo la società attuale con quella di 20-30 anni fa, ci rendiamo conto che i viaggi sono diventati sempre più frequenti, con tragitti più lunghi e diverse tipologie di mezzi di trasporto che possono essere utilizzati. Una diretta conseguenza della nostra maggiore dinamicità è che oggi anche i nostri bambini viaggiano con noi, molto di più rispetto ad una volta, ed anche per questo motivo il tema dello spostamento dei più piccoli e della loro sicurezza diventa di primaria importanza e decisamente diffuso. In questo primo articolo cominciamo ad affrontare l’argomento di come un bambino debba viaggiare in auto, e anche di quale siano le sue preferenza quando si trova nel mezzo di locomozione più utilizzato oggigiorno.

Cominciamo con il dire che esistono delle regole ben precise, dettate dal codice della strada, e che devono essere rispettate per la salute e la sicurezza del nostro piccolo. Prima di tutto è indispensabile la presenza del seggiolino, ma ciò non basta: bisogna, infatti, riuscire a fissare tale strumento in maniera idonea ai sedili della nostra auto e a modulare il sediolino stesso in base al peso del bambino. Ogni bimbo, infatti, anche se è appena nato è già considerato come un viaggiatore ed il proprio genitore deve rispettare dei doveri ben precisi per tutelare la sua incolumità in macchina. Entrando più nello specifico, i neonati fino a 9 kg di peso devono essere trasportati in verso contrario al senso di marcia e sul sedile posteriore, mentre, superata tale soglia è possibile montare il seggiolino nel senso di marcia. Bisogna stare particolarmente attenti anche alla presenza di eventuali air-bag in auto (in genere posizionati in corrispondenza dei sedili anteriori) e, dove possibile, disinserire il loro funzionamento, ed assicurarsi che le fibbie delle cinture di sicurezza del seggiolino siano ben allacciate.

Per un bambino, però, l’esperienza del viaggio deve essere la più piacevole possibile, per questo dobbiamo tenere bene a mente anche le loro esigenze. Sarebbe auspicabile, infatti, non partire nelle ore più calde della giornata e nei giorni cosiddetti da “bollino nero” in cui si prevedono lunghe code; bisogna poi stare attenti alla temperatura in auto, dato che i piccoli risentono più di noi di eventuali sbalzi termici, e portare sempre con noi un kit per tutte le evenienze, comprensivo di un biberon di camomilla, il latte per i pasti, dei pannolini e dei vestitini per il cambio.

La sicurezza dei bambini in auto
La sicurezza dei bambini in auto

Utili possono essere anche le informazioni che vengono fuori da un recente sondaggio promosso dalla Royal Automobile Club inglese (in pratica l’aci d’oltremanica), la quale ha intervistato un campione di mille bambini di età compresa tra i 5 ed i 7 anni, al fine di conoscere le loro preferenze e le abitudini mentre sono in viaggio. Ne emerge che, nonostante il papà venga sempre visto come il migliore al volante (soprattutto quando si parla di parcheggio, in cui la percentuale di consensi segna il 58% per lui e il 36% per lei), la mamma risulta la più simpatica e divertente con la quale intraprendere un percorso in macchina. Le mamme sono le compagne d’avventura preferite per quasi il 70% dei piccoli intervistati perché rallegrano il percorso cantando, chiacchierando o, semplicemente, con la loro innata allegria. Meglio ancora se la destinazione è quella della casa degli adorati nonni: la meta più ambita da tutti i piccoli viaggiatori.

Cos’è che, invece, non piace proprio ai nostri bimbi? Una musica troppo alta che non ripecchi i loro gusti (per il 43%), cantare a voce troppo alta o stonare mentre si canta (per il 34%), quando i genitori si arrabbiano con gli altri automobilisti, o urlano e litigano tra di loro (21%).

È importantissimo, quindi, ricordare, che non basta pensare solo alla sicurezza del bambino in auto ma considerare il loro stato di benessere durante il viaggio anche da come noi stessi ci comportiamo nei confronti degli altri passeggeri e degli altri automobilisti. Un automobilista giudizioso e corretto nasce, infatti, anche grazie all’esempio dato durante la sua infanzia dai propri genitori … non dimenticatelo mai!