Influenza 2012, i consigli degli esperti

Ben il 70% dell’Italia si sta svegliando in questi giorni sotto una fitta coltre di neve. Complici l’aria gelida siberiana, le temute tempeste di neve, note tecnicamente come blizzard ed il conseguente repentino abbassamento delle temperature, migliaia di italiani in questi giorni si ritrovano al letto con l’influenza. Secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti, proprio per questi giorni di metà febbraio è previsto il picco massimo della stagione influenzale 2011-2012, con una media di 574 mila italiani ammalati. Le fasce più colpite dal virus 2012 AH3N3 risultano soprattutto quelle dei bambini e degli anziani, generalmente più vulnerabili e più soggetti all’attacco da parte dei virus influenzali. Tra le regioi più colpite ricordiamo le Marche, particolarmente flagellate dal maltempo di questi giorni, e la Campania, mentre le regioni con minore incidenza sono quelle graziate dalle nevicate di questo periodo e con un clima relativamente mite rispetto al resto d’Italia, ovvero Puglia e Sardegna.

Quali sono i sintomi dell’influenza di quest’anno?

Anche quest’anno, i sintomi sono quelli classici influenzali, con febbre alta (spesso sopra i 39°C), dolori muscolari, forti mal di testa, stato generale di spossatezza e stanchezza, brividi di freddo. A questi sintomi possono, inoltre, accompagnarsi anche infiammazioni al cavo laringo-faringeo o all’apparato respiratorio (bronchi, polmoni), o possono manifestarsi problemi di tipo intestinale.

Cosa fare per proteggersi dal contagio dell’influenza?

In generale, trattandosi di un’infezione virale mai identica a quella dell’anno precedente (il ceppo virale tende, infatti, a cambiare rapidamente), non è possibile proteggersi in maniera assoluta, con la certezza matematica di non ammalarsi, ma è comunque possibile mettere in atto una serie di mosse che prevengano il contagio.


1. Ricordiamoci di fare riferimento ad un’alimentazione sana, soprattutto ricca di frutta, verdura e vitamine.


2. Evitiamo, per quanto possibile, di esporci al freddo, e, quantomeno, copriamoci sempre in modo adeguato per evitare di raffreddarci. Via libera ad utilissimi alleati come sciarpe, guanti, cappelli che ci proteggono dal freddo e da virus e batteri presenti nell’atmosfera.

3. Evitare i luoghi affollati, perché in essi c’è maggiore probabilità della trasmissione delle malattie come l’influenza.


4. Praticate una qualche attività fisica, o anche una bella passeggiata veloce almeno per mezz’ora al giorno, in modo da rinforzare il vostro sistema immunitario.

5. Lavarsi sempre la mani prima di mangiare o nel caso in cui siano entrate in contatto con bocca e naso.


Certo, anche seguendo tutti questi accorgimenti potrebbe capitarvi di essere vittima dell’influenza 2012.

Allora, cosa fare nel caso in cui si sia influenzati?

  • Prima di tutto, primo ed importantissimo rimedio, è quello di stare al caldo e di rimanere al riposo, per permettere al vostro sistema immunitario di agire e di ritornare di nuovo in forma. Niente scene di eroismo, uscendo con tosse, febbre alta e mal di gola: rimanere al letto è la migliore soluzione.
  • Ricordatevi di bere molto, perché a causa della febbre normalmente si suda molto e si tende a perdere molti liquidi che bisogna reintegrare.
  • Mangiate in maniera molto leggera.
  • Dato che si tratta di una malattia di origine virale, evitate di usare antibiotici che, oltre che inutili, potrebbero risultare anche dannosi. In caso di febbre alta (superiore ai 38°C) prediligete, invece, degli antipiretici che aiutano ad abbassare la febbre.
  • In caso di dolori muscolari o infiammazioni alla gola si può ricorrere a degli antinfiammatori come paracetamolo ed ibuprofene. Nei casi più gravi, e solo nel caso di adulti, è possibile utilizzare anche l’acido acetilsalicilico, più comunemente noto come aspirina.

L’aspetto più importante da sottolineare è che l’influenza è un male conosciuto, che torna periodicamente ogni anno, e che può essere superato con semplici azioni dettate dal buon senso e, soprattutto, tanto riposo. Nei casi più gravi o in cui dovessero sopraggiungere delle complicanze (soprattutto a danno dell’apparato respiratorio) è sempre il caso di rivolgersi al proprio medico di famiglia o a medici specialisti.