Influenza 2013, come riconoscerla

L’influenza 2013

Ci risiamo. Già con questi primi freddi autunnali e a causa degli sbalzi termici tra le ore diurne e serali, migliaia di italiani si ritrovano al letto con mal di gola, febbre, raffreddore e dolori articolari. Si tratta di veri e propri malanni di stagione, causati da virus che si trasmettono tra le persone e che infettano soprattutto le prime vie respiratorie(faringe e trachea, soprattutto), ma cui possono poi sopraggiungere anche delle infezioni batteriche, a complicare la situazione. Molti sono convinti che questi virus siano già quelli responsabili dell’influenza: in realtà si tratta di sindromi parainfluenzali, anche se, a tutti gli effetti, le conseguenze sul nostro organismo sono molto simili.

La vera e propria influenza raggiungerà la sua massima espressione e carica infettiva nei mesi più freddi dell’anno, ovvero durante i mesi di dicembre, gennaio e febbraio. Per quest’anno la preoccupazione maggiore degli esperti è che al ceppo A H1N1, presente già lo scorso anno, se ne sono uniti altri due che dovremo cercare di evitare attentamente, ovvero il virus A H3N2 ed il virus B-Wisconsin. Con la presenza di questi tre ceppi contemporanei la stagione più fredda dell’anno si presenta particolarmente insidiosa, ed è per questo che tutti gli esperti consigliano la vaccinazione preventiva (che può essere effettuata già a partire dal mese di novembre), soprattutto nei casi delle persone più deboli: bambini, anziani ma anche persone soggette a malattie a carico dell’apparato respiratorio.

Come possiamo fare per riconoscere l’influenza di quest’anno e, soprattutto, cosa fare per guarire?

Allora, cominciamo con il dire che i sintomi influenzali sono sostanzialmente sempre gli stessi, e devono comparire tutti insieme, perché si parli di vera e propria influenza:

  1. Febbre improvvisa, ed in molti casi anche elevata,
  2. Infezione ed infiammazione alle prime vie respiratorie (raffreddore, laringite, faringite, tosse sia secca che catarrosa),
  3. Forti dolori articolari e muscolari, o forte mal di testa persistente, stanchezza e debolezza (quelli che vengono definiti come i cosiddetti sintomi sistemici.

Con molta probabilità vi sarà capitato molto spesso, anche duranti questi primi mesi autunnali, di avere uno di questi sintomi, o anche la presenza di due di essi. L’influenza, però, è qualcosa di più rispetto ad una cosiddetta parainfluenza: è caratterizzata dalla necessaria presenza contemporanea di tutti e tre i sintomi, che compaiono in forme ben più violente rispetto ai semplici malanni di stagione. Non solo. Anche la convalescenza e la ripresa alle normali attività quotidiane dopo essere stati influenzati risulta essere molto più duro e difficile rispetto ad una sindrome parainfluenzale. I virus influenzali, infatti, debilitano l’organismo a tal punto che, per almeno una settimana o dieci giorni, il paziente sentirà addosso una stanchezza incredibile, ed una sensazione di debolezza che va via molto lentamente.

Combattere l’influenza

Ad ogni modo, che si tratti di influenza o di un malanno di stagione il consiglio è sempre quello fondamentale di non sottovalutare la malattia e di richiedere consiglio al vostro medico, soprattutto se i sintomi di cui abbiamo parlato persistono per più di 2-3 giorni. Attenzione! Non sostituitevi mai al vostro medico curante cominciando a prendere antibiotici (secondo un recente sondaggio ben il 30% degli italiani assume questo atteggiamento sbagliatissimo e lesivo verso il proprio organismo): un antibiotico preso in presenza di un’infezione virale è totalmente inutile … anzi è nocivo nei confronti del vostro organismo che sta cercando di riprendersi, sia perché debilita le vostre forze, sia perché crea una vera e propria resistenza al principio attivo dell’antibiotico.

Seguite il consiglio più importante: per guarire da influenza e malattie parainfluenzali ci vogliono tanto riposo e i consigli di una persona competente, ovvero del vostro medico di famiglia!