Kiwi: proprieta’, utilizzi e benefici

A dispetto della buccia ruvida, ha un interno dal simpatico colore verde e dalla piacevole morbidezza. Aspro al punto giusto, gradevole da mangiare. Anche il nome è simpatico. Ma il Kiwi è interessante soprattutto per altro. Frutto prodotto da numerose specie di liane del genere Actinidia, il Kiwi ha due principali varietà: quella verde e quella gialla. La prima è la più nota, che arriva sulle nostre tavole, presentando una buccia di colore marrone scuro, con pelucchi e la polpa verde sul brillante, semi piccoli e neri disposti con tanta fantasia della natura a raggiera intorno al centro della bacca. La forma è simile a quella di un uovo o più grande come una piccola patata.

La varietà gold del Kiwi, di colore giallo, ha una forma più allungata, con una polpa di colore giallo ma senza pelucchi sulla buccia. Poi ci sono altre varietà, molto meno diffuse, come quelle con la polpa rossa e la buccia color mattone.

Il Kiwi si presta a vari usi in cucina, soprattutto per il suo sapore gustoso e rinfrescante. Può essere sbucciato e mangiato a morsi, tagliato a fette in una macedonia o inserito in uno spiedino di frutta, tagliato in due parti e scavandolo con un cucchiaino a mo’ di gelato. O anche in una crostata di frutta. Essendo un po’ amarostico lo si potrebbe addolcire con un po’ di zucchero. Ma proprio questo suo sapore può contrastarsi bene con quello dolce di altri frutti.

Da dove proviene il Kiwi? Quando è stato scoperto il Kiwi? Quali proprietà ha il Kiwi? Il Kiwi ha delle controindicazioni? Vediamolo di seguito.

Quali sono le origini del Kiwi

Il Kiwi proviene dalla Cina meridionale, zona del Mondo nella quale si coltiva da circa sette secoli. Era molto amato dagli Imperatori cinesi, prima che venissero defenestrati dalla rivoluzione di Mao. Ma veniva anche usato per usi ornamentali, per le caratteristiche estetiche sopra descritte. In Europa arrivò ad inizio ‘800 grazie all’Inghilterra, potenza coloniale, che la importò dall’Asia. Nel ‘900, invece, fu coltivato in maniera intensiva in Nuova Zelanda, grazie al suo clima favorevole per questo frutto. Il nome europe Kiwi deriva proprio dall’uccello simbolo di quel Paese. Solo alla fine del ‘900 trovò diffusione nel nostro Paese e nel resto d’Europa. Anzi, l’Italia è ad oggi il secondo produttore al mondo di questo frutto. Regione capofila della coltivazione di questo frutto è il Lazio.

Come coltivare e conservare il Kiwi

Il mese in cui viene raccolto sono settembre ed ottobre, è viene venduto tra novembre e aprile. Sebbene questa periodizzazione non sia più valida, in quanto, con le moderne tecniche di coltivazione e conservazione, lo si trova tutto l’anno. Come buona parte di frutta e ortaggi. Per essere coltivato richiede molta acqua, mentre la selezione, la calibrazione e il confezionamento del kiwi per la distribuzione, deve essere franco di etilene. Giacché quest’ultimo ne accelera la maturazione, quindi potrebbe renderlo immangiabile molto presto. Tale gas può sortire il suo effetto anche a centinaia di metri di distanza dalle coltivazioni.

Riguardo la conservazione di questo colorito frutto, occorre ricordare che bisogna evitare l’umidità e le alte temperature. A temperature ambiente di media gradazione dura massimo cinque giorni, altrimenti, se conservato in frigorifero, anche di più. Meglio anche in un sacchetto di plastica perché allontana l’umidità. Se invece è ancora acerbo e lo si vuole rendere più presto maturo, allora c’è un trucco: basta riporre il kiwi di fianco a delle mele, banane o pere. Non però una cassetta intera, perché la maturazione potrebbe essere troppo veloce. La giusta maturazione del kiwi è quando è morbido ma non mollo. Né tanto meno duro. Deve cedere ad una normale pressione, non facilmente né dovendo pigiare troppo. Dal sapore poi ve ne accorgerete. Se non ha particolare sapore ed è color verde chiaro, allora è acerbo. Se, di contro, ha un sapore inacidito ed è verde scuro, allora è fradicio.

Quali sono i valori nutrizionali del Kiwi

Per quanto concerne i valori nutrizionali di questo frutto, bisogna innanzitutto dire che sono principalmente composti da acqua e carboidrati. Tuttavia, avendo un moderato indice glicemico, possono essere mangiate anche da quanti patiscono il diabete. Quante calorie ha un kiwi? Anche qui siamo di fronte ad una buona notizia. Questo frutto marrone fuori e verde dentro non è un troppo calorico, giacché contiene circa 61 calorie ogni 100 grammi. Una porzione di kiwi consiste nel consumo di due unità di medie dimensioni.

Quali sono i valori nutrizionali del Kiwi? Eccoli spiegati in questa tabella, contenuti in 100 grammi:

  • Acqua 83,07 g
  • kcal 61
  • Proteine 1,14 g
  • Grassi 0,52 g di cui saturi 0,029 g
  • Carboidrati 14,66 g di cui zuccheri 8,99 g
  • Fibre 3 g
  • Vitamina C 92,7 mg
  • Potassio 312 mg
  • Fosforo 34 mg
  • Calcio 34 mg
  • Colina 7,8 mg
  • Indice glicemico 53
  • Colesterolo 0 g

Cosa contiene il Kiwi

Detti i valori nutrizionali del Kiwi, vediamo quali sostanze contiene e l’importanza di ciascuna di esse. Vedremo che sono ben 10 e ciò ci farà comprendere ancora di più perché il Kiwi è importante.

  1. Fibre: La polpa del kiwi contiene circa il 3% di fibre, tanto quelle insolubili che quelle solubili, in particolar modo le pectine. Sebbene la fibra non venga digerita a livello intestinale, arrivata al colon promuove la crescita di batteri benefici. Così da ridurre il rischio di insorgenza del tumore del colon-retto e proteggendo l’organismo dalle infezioni. Le fibre però sono importanti non solo dal punto di vista protettivo: aumento del senso di sazietà, miglioramento del transito intestinale e riduzione dell’assorbimento di zuccheri semplici e di grassi. Su tutti il colesterolo
  2. Vitamina C: nota in medicina pure col nome di acido ascorbico, costituisce un potentissimo antiossidante molto comune in frutta e verdura. Bastano due kiwi per avere oltre il 150% della dose giornaliera raccomandata per questa vitamina. Eppure il frutto più noto che contiene questa vitamina è erroneamente l’arancia. La vitamina C è molto importante poiché sintetizza proteine ed ormoni, contribuisce a proteggere le cellule dallo stress ossidativo, alla normale funzione del sistema immunitario e di quello nervoso, a formare il collagene, a favorire il metabolismo energetico, a ridurre l’affaticamento e l’aumento della biodisponibilità del ferro alimentare
  3. Vitamina K: molto importante per far coagulare il sangue ma anche molto utile per la prevenzione dell’osteoporosi
  4. Potassio: questo minerale è fondamentale nel controllo della pressione arteriosa, per il cuore, la trasmissione nervosa e per lo scambio idro-salino a livello cellulare
  5. Vitamina E: molto potente antiossidante, protegge le cellule dalle tossine ambientali e dai radicali liberi. La parte dei Kiwi molto ricchi di questa vitamina sono proprio i semini
  6. Rame: collabora alla formazione dell’emoglobina, favorendo l’utilizzo del ferro e viene trovato in molti enzimi. E’ molto importante per la formazione di collagene ed elastina, i quali costituiscono i principali componenti della struttura del nostro organismo. La carenza di rame può comportare pesanti conseguenze come anemia, ipercolesterolemia, fragilità delle ossa e demielinizzazione del sistema nervoso
  7. Folati (ovvero la vitamina B9): fondamentale per la normale funzione cellulare, la crescita dei tessuti, nel ridurre la stanchezza sia fisica che mentale. Giova poi molto alle donne in gravidanza o in fase di allattamento
  8. Quercetina: flavonoide che agisce come antiossidante, il suo apporto riduce il rischio di incorrere in patologie che affliggono il cuore, regolarizza la pressione arteriosa e combatte la formazione del cancro
  9. Luteina: tra i carotenoidi presenti nei kiwi, è quello collocato in maniera più abbondante. Un cospicuo apporto di questo nutriente, promuove la salute della vista
  10. Actinidina: tra i principali allergeni che si trovano in questo frutto. Aiuta a migliorare la digestione delle proteine dato che si tratta di un enzima capace in grado di scomporle.

Perchè il Kiwi fa bene alla salute

Detto delle sostanze contenute in questo frutto, vediamo la sua importanza nella vita quotidiana. Impareremo così che in quel frutto ovale ruvido sono racchiuse tante potenzialità.

Il Kiwi combatte la stitichezza

Per stitichezza si intende la difficoltà ad andare regolarmente in bagno, defecare feci dure, o faròo in maniera scarsa o non riuscirci proprio. Tale problema è legato soprattutto alla cattiva salute del colon (può essere infatti anche spia di patologie più gravi, come l’insorgere di formazioni tumorali) e desta preoccupazione quando è patita dalle persone anziane. Orbene, il Kiwi può aiutare molto contro la stitichezza. A dirlo anche una ricerca del 2010, pubblicata sull’Asia Pacific Journal of Clinical Nutrition, il quale ha dimostrato come mangiare due unità di questo frutto ogni giorno per un mese (ovvero quattro settimane) migliora i movimenti intestinali e quindi l’evacuazione in coloro che sono affetti da sindrome dell’intestino irritabile. I sintomi di quest’ultimo sono costanti dolori addominali, diarrea o costipazione. Ma anche entrambi in maniera alternata. Insomma, anormale attività intestinale.

I Kiwi favoriscono la digestione

Essendo ricchi di actinidina, un composto vegetale unico capace di scomporre le proteine, questo frutto proveniente dalla Cina con furore, favorisce anche la digestione. A dirlo studi condotti dagli animali, e si ipotizza pertanto che il consumo di kiwi può aiutare anche quanti patiscono una alterata digestione proteica, e quanti accusano una spiacevole sensazione di pienezza dopo i pasti ad alto contenuto proteico

Il Kiwi protegge il cuore

Stress, deformazioni congenite non rilevate, fumo, vita sedentaria, ipertensione, cattive abitudini alimentari, coaguli nel sangue. Sono queste le principali cause delle malattie che affliggono il nostro cuore. Orbene, il Kiwi può difendere anche il nostro cuore, consumandone 2-3 unità al giorno. Una ricerca del 2015 pubblicata sulla rivista il cui titolo già fa capire di cosa si occupa, Blood Pressure, ha dimostrato che mangiare 2 kiwi al giorno riduce sia la pressione alta che bassa, migliorando la funzione endoteliale. Comporta poi benefici alla fluidificazione del sangue, grazie al buon contenuto di potassio e ciò mitigherebbe il rischio di coaguli di sangue. Mangiare Kiwi migliorerebbe anche il profilo lipidico ematico, riducendo i trigliceridi e aumentando il colesterolo buono (HDL).

I kiwi aiutano a dormire meglio

Varie ricerche hanno rivelato quanto questo frutto sia ricco di diversi composti, tra cui antiossidanti e serotonina, rivelatisi utili nel trattare l’insonnia. Mangiare kiwi, magari sempre un paio al giorno, concilierebbe quindi anche col sonno. A dispetto di tranquillanti e bevande.

I Kiwi aiutano ad assorbire il ferro

Abbiamo visto quanto questi frutti abbondino di Vitamina C, che aiuta l’assorbimento di ferro dal tratto digerente. Anche in questo caso, assumere due kiwi al giorno aiuta a prevenire l’anemia.

Kiwi ottimi antiossidanti

Ebbene sì, questo frutto ha anche ottime capacità antiossidanti, sempre per la succitata abbondanza di Vitamina C. Molto maggiore rispetto agli agrumi. Si permette così la protezione del DNA contro i danni ossidativi, riducendo così anche il rischio di sviluppare patologie infiammatorie e tumorali.

Benefici Kiwi per pelle e capelli

Ma questo frutto di origini asiatiche, sempre per l’abbondanza di Vitamina C di cui gode, aiuta a combattere i danni causati alla pelle dal sole aggressivo e dallo smog. La pelle viene distesa e purificata, si attenuano si rallenta la formazione di rughe, viene migliorata la struttura generale della pelle. Ancora, sempre la straordinaria vitamina C, aiuta come abbiamo visto alla formazione del collagene, che supporta principalmente la pelle. E non è quindi un caso che il kiwi venga utilizzato per creare maschere e pomate. Fa bene ai capelli, stimolando la cheratina e rendendoli lucidi. Il consiglio è sempre quello di mangiarne un paio al dì.

I Kiwi rafforzano le difese immunitarie

Infine, sempre la vitamina C, aiuta a proteggere dalle infezioni, stimola la formazione di anticorpi e rafforza il sistema immunitario.

Insomma, se una mela al giorno toglie il medico di torno. Due kiwi al giorno pure!

Come usare il Kiwi in cucina

Abbiamo prima accennato all’utilizzo del kiwi in cucina. Oltre ad essere sbucciati e mangiati da soli a fette o tagliati a metà e gustati con un cucchiaino lasciando però la buccia, che così conterrà meglio la polpa e non la farà sfaldare, possono essere utilizzati per preparare confetture e gelatine. Il kiwi può essere altresì introdotto in macedonie o spiedini con altri frutti. Il suo colore dà anche un tocco colorito al tutto. E’ possibile realizzare anche un frullato invernale, mixando 1 kiwi, 50g di spinaci, mezza mela, mezza pera, un cucchiaino di spirulina e 100ml di latte di mandorla al naturale. Un modo divertente per consumare il kiwi è tagliarlo a metà, lasciando la pelle e mangiandolo con un cucchiaino. In pochi poi sanno che questo frutto può essere aggiunto ad un’insalata di spinacino, noci, mirtilli secchi, melograno, qualche fettina di avocado e condendo il tutto con una vinaigrette all’arancia.

Kiwi per pelle e capelli

Nell’enunciare le proprietà di questo frutto, abbiamo anche accennato al fatto che può essere utilizzato per creare maschere per la pelle o creme per i capelli. Per purificare la pelle, avendo delle proprietà sebo-normalizzatrici, si può ideare una maschera casalinga mescolando kiwi frullato con qualche cucchiaio di yogurt. Poi prendere il preparato e spalmarselo sul viso, tenendolo per almeno un quarto d’ora prima di risciacquare con acqua tiepida. Quanto ai capelli, il kiwi può essere schiacciato con una forchetta, aggiunto a yogurt e miele nella stessa quantità. Mettere il tutto sui capelli, partendo dalla radice e arrivando alle punte. Poi il capo va avvolto con una pellicola trasparente e lasciare in posa per una ventina di minuti. Poi lavare i capelli. Li vedremo lucenti e più pettinabili.

Quali sono le controindicazioni del Kiwi

Sebbene sia naturale ed apporti, come visto, tanti benefici per la nostra salute, questo frutto può anche avere delle controindicazioni. Parliamo soprattutto di irritazioni alla bocca e mal di stomaco. I Kiwi possono di fatto provocare allergie, che possono portare a sintomi come diarrea, mal di stomaco, lieve gonfiore e prurito in bocca. In casi molto rari provocano shock anafilattici e ciò è riscontrabile soprattutto nei bambini più che negli adulti. Chi può incorrere nelle irritazioni da Kiwi? Quanti sono già allergici al lattice e al polline di betulla.

Per quanto riguarda l’irritazione all’interno della bocca, ciò dovuta alla presenza di minuscoli cristalli aghiformi di ossalato di calcio, che possono irritare per attrito la mucosa del cavo orale. Infine, se è vero come abbiamo detto che questo frutto sia ottimo contro a stitichezza per la presenza di fibre, nei soggetti più sensibili ai lassativi naturali può portare diarrea. Il che all’inizio può risultare anche positivo ma al lungo andare è fastidioso oltre che debilitante.