La febbre nei bambini

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Ci troviamo ormai con l’inverno alle spalle e, con esso, abbiamo anche superato il momento più critico per le malattie di stagione. L’influenza è ormai un capitolo archiviato per l’inverno appena trascorso ma ciò non vuol dire che siamo ormai immuni dall’ammalarci, tutt’altro.

Nei mesi primaverili, infatti, i frequenti sbalzi di temperatura ed il clima ballerino favoriscono l’insorgere delle cosiddette malattie di raffreddamento, ovvero quelle dovute ad infiammazioni delle prime vie respiratorie, oltre al comparire dei primi fenomeni di allergia. In questi casi, a risentirne di più sono sempre i più piccoli, che più facilmente di noi adulti presentano fenomeni di mal di gola, tosse, raffreddore e di febbre alta.

Ed è proprio la febbre alta dei figli uno dei motivi di maggiore ansia da parte dei genitori. Vediamo, allora, i motivi di questo sintomo, come bisogna comportarsi se il nostro bimbo ha la febbre e quando è il caso di utilizzare dei medicinali.

Il sintomo della febbre

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Perché viene la febbre e cosa regola questo meccanismo? Tutti sappiamo che la febbre è un naturale innalzamento della temperatura corporea al di sopra dei classici 37°C. Pochi di noi, però, sanno che la febbre non è una malattia o una minaccia per la salute, ma è, al contrario, un naturale meccanismo di difesa messo in pratica dal nostro organismo per combattere sgraditi ospiti minacciosi, come virus e batteri.

In presenza di microbi, infatti, è il nostro organismo stesso a combattere la loro eventuale proliferazione aumentando la temperatura media del corpo, in modo tale da favorire la loro distruzione. Nonostante quello che erroneamente si pensa, la febbre rappresenta, dunque, il modo di difendersi più semplice del nostro corpo e la sua presenza deve farci pensare che l’organismo sta reagendo in maniera adeguata, anche se sottintende la presenza di colonie microbiche.

La febbre nei più piccoli

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Proprio per questi motivi, trattandosi del sintomo di un naturale meccanismo di difesa, non dobbiamo combattere a tutti i costi la febbre, ma lasciare che essa faccia il suo corso, anche se colpisce un bambino. Nel momento in cui l’infezione sarà stata sconfitta, l’organismo ritornerà alla sua temperatura standard, grazie ai meccanismi della sudorazione e della vasodilatazione.

I farmaci antipiretici

La febbre deve essere abbassata con l’uso di specifici farmaci solo nel caso in cui risulti particolarmente gravosa e spossante per il bambino. Normalmente, superati i 39°C e con un bimbo sofferente, è consigliabile ricorrere ad un farmaco antipiretico, ovvero un medicinale il cui compito è quello di ridurre per alcune ore la febbre al bambino, dandogli un po’ di sollievo.

Il medicinale più utilizzato, ed anche preferibile dati i limitati effetti collaterali, è il paracetamolo, il quale mette in atto dei meccanismi per disperdere calore dal corpo del bambino. Anche l’ibuprofene è un principio attivo molto efficace, soprattutto quando, oltre alla febbre, è in corso anche un infezione all’orecchio.

Le buone azioni contro la febbre

Al di là dell’utilizzo di medicinali antipiretici è possibile mettere in atto alcune buone azioni mirate, per dare sollievo al bambino e fare in modo che le sensazioni di malore e disagio siano le più limitate possibili.

  • Far bere tanta liquidi, sia acqua, che succhi di frutta, sia cibi liquidi (come brodo e simili), per evitare la disidratazione, e non forzarlo a mangiare se non ne ha voglia. Ricordate che gli antipiretici tendono a far sudare molto il bimbo, e quindi a fargli perdere molti liquidi!
  • Non forzare il bambino a letto, soprattutto se stare disteso lo rende nervoso e sofferente. Ogni bambino, infatti, risponde in modo differente alla febbre: ci sono piccoli che riescono a giocare tranquillamente anche con 40°C, altri che, invece, soffrono di problemi di convulsioni già a basse temperature dell’organismo.
  • Non coprite troppo il bambino, altrimenti potreste contrastare con le normali funzioni regolatrici della temperatura dell’organismo. Se il piccolo è al letto non copritelo a forza e solo in presenza di brividi usate una coperta leggera.
  • Non svegliate il bambino che dorme per somministrargli l’antipiretico: è meglio che riposi e che il suo organismo metta in atto dei meccanismi di difesa naturali.
  • Potrebbe essere utili ricorrere anche a spugnature con acqua tiepida per dare sollievo al bambino.

Ad ogni modo, in caso di dubbi o perplessità, è sempre bene chiamare il proprio pediatra, anche solo per avere un parere da una persone competente in materia.