L’ansia della mamma e il pianto del bebè

Care mamme, vi sarà sicuramente capitato di sentire le parole di qualche vecchia signora che parlando del pianto del vostro bebè vi ha fatte sentire in colpa ammonendovi infatti per la vostra ansia, per la vostra incapacità di rilassarvi, che i bambini infatti sono in grado di recepire le vibrazioni negative che voi emanate. E di sicuro avrete preso questa affermazione alla leggera, forse anche un po’ stanche di sentirvi ripetere sempre le stesse cose e sempre frasi fatte di questa tipologia che affondano le loro radici in un antico retaggio di credenze che oggi abbiamo invece del tutto abbandonato. Siamo dispiaciuti di dirvi però che forse queste vecchie signore hanno qualche ragione, un recente studio condotto infatti dall’Università di Dresen avrebbe portato alla luce una stretta correlazione tra il pianto del neonato e l’ansia della mamma, studio che è già stato pubblicato sulla rivista Archives of Disease in Childhood.

Lo studio è stato condotto su 300 donne in gravidanza che sono state seguite sino al giorno del parto. Le donne sono state poi nuovamente contattate al compimento dei 4 mesi del loro bebè e al compimento poi dei suoi 16 mesi. Le donne sono state sottoposte a dei semplici test e questionari che hanno permesso ai ricercatori di portare alla luce eventuali disturbi d’ansia da parte della donna o disturbi di tipo depressivo. In seguito alle neomamme è stato chiesto se il loro bebè piange in modo eccessivo, sino anche a tre ore al giorno più volte durante la settimana. Le risposte che le mamme hanno dato hanno permesso di comprendere che i bebè che piangono più a lungo e con maggiore frequenza sono proprio quelli nati da mamme con problemi di ansia, come se questa ansia fosse stata trasferita al bebè già durante i mesi della gestazione e continuasse anche adesso ad influenzare in modo negativo l’umore del piccolo. I bambini in questo caso non solo piangono a lungo, ma sono in generale molto irritabili, nervosi e incapaci di consolarsi.

Ecco spiegato a quanto pare allora il motivo per cui oggi come oggi molte mamme lamentano pianti incessanti da parte dei loro bambini, una condizione che invece in passato era retaggio di una nicchia ristretta di mamme. Al di là infatti di quelle che sono delle vere e proprie patologie, purtroppo l’ansia oggi fa parte del quotidiano delle donne. Le donne oggi non sono più infatti solo mamme, sono anche donne che lavorano e che magari hanno incarichi di grande responsabilità, donne sempre in movimento. Non solo, un tempo le famiglie erano allargate e molto più unite rispetto ad oggi, c’era sempre qualcuno pronto quindi a dare una mano alle mamme con il bambino appena nato e con le faccende di casa. Oggi le donne invece sono da sole ad occuparsi di tutto questo e anche quando hanno a disposizione un aiuto non è detto che lo sfruttino perché amano sentirsi indipendenti. Capite bene che in una situazione di questa tipologia l’ansia è più che normale, un’ansia che però si trasferisce al bambino e che non gli permette di sentirsi sicuro in presenza della mamma, tranquillo, rilassato.

Che fare? Purtroppo l’unica cosa da fare per voi giovani mamme è trovare il modo di eliminare quest’ansia dalle vostre vite. Se si tratta di una vera e propria patologia non vi resta altro da fare che chiedere aiuto ad uno specialista, ma se quella che provate è l’ansia che abbiamo appena descritto non potete che fermarvi un attimo a riflettere e cercare di capire quali sono gli impegni e le responsabilità che potete permettervi di eliminare dalle vostre vite. Riducete l’orario di lavoro se necessario, chiedete aiuto alla parente più stretta che avete o ad un’amica del cuore almeno per qualche ora alla settimana, andate alla ricerca dei servizi dedicati alle neomamme che di sicuro il vostro comune ha attivato e cercate di coinvolgere quanto più possibile il vostro partner nelle faccende di casa e nel tempo da trascorrere con i bambini. Vedrete che anche questi pochi accorgimenti vi permetteranno di sentirvi meglio e vedrete che allora anche il pianto del vostro bambino inizierà ad essere meno intenso e meno frequente.

Camilla Biagini
Web writer con all'attivo la pubblicazione di poesie e articoli di attualità. Esperta di moda e make up.