Tra il settimo e l’ottavo mese il neonato prova un sentimento per lui del tutto nuovo, comunemente chiamato ansia da separazione. Molte mamme credono che questo sentimento sia tipico solo dei bambini che proprio in questo periodo della loro vita vengono mandati all’asilo nido o vengono lasciati dai nonni perché la mamma è costretta a tornare a lavoro. Non è affatto così, ovviamente in questi casi l’ansia da separazione sarà più forte perché la mamma non potrà essere presente per calmare il bambino, ma ogni neonato prova questo sentimento e proprio per questo motivo, care mamme, non dovete farvi prendere dal panico. Si tratta di una fase più che normale in cui tutti i bambini devono passare e che quindi, anche se difficile e pesante, deve essere accolta come positiva, segno del fatto infatti che vostro figlio sta crescendo al meglio.
L’ansia da separazione nasce in questo periodo perché il bambino inizia ad essere indipendente. Questa consapevolezza fa sviluppare in lui la paura che la mamma possa abbandonarlo e proprio per questo motivo si mette a piangere in modo disperato appena la mamma si allontana anche solo per qualche istante, anche solo per andare a prendere qualcosa in un’altra stanza. La mamma dovrebbe cercare di stare quanto più vicino possibile al bambino, cercare di tranquillizzarlo, parlargli dall’altra stanza per fargli capire che ci vorrà solo un secondo e se necessario prenderlo in collo, coccolarlo, baciarlo.
Questo stato di costante irrequietezza può avere ripercussioni negative sul sonno. I bambini in questo periodo possono infatti avere difficoltà ad addormentarsi e riprendono a svegliarsi più volte durante la notte. Di notte sarebbe preferibile non prendere il bambino in braccio, ma cercare di confortarlo mentre è ancora nel suo lettino con carezze, canzoni, una favola. Deve essere preso in collo solo se necessario, meglio però evitare di farlo dormire nel lettone a meno che non sia l’unica soluzione possibile. Attenzione però, da semplice conforto potrebbe infatti trasformarsi in un vero e proprio vizio. La cosa importante comunque è riuscire a riposare, e questo vale sia per il bambino che per i genitori ovviamente.
Di notte alcuni bambini potrebbero addirittura volere nuovamente il latte, soprattutto se ancora prendono il latte materno. I pediatri sono divisi su questo argomento, c’è chi dice infatti che non c’è niente di male ad offrire di nuovo il seno al bambino e chi invece afferma che è preferibile offrire un pochino di acqua come consolazione. A voi la scelta quindi, la cosa importante è che si tratti di una soluzione che non faccia stare bene solo il bambino, ma anche voi.
Non c’è niente di particolare che le mamme devono fare insomma per aiutare il bambino a superare questa fase se non armarsi di grande pazienza e dare al piccolo tutte le attenzioni di cui ha bisogno. Questo però non significa affatto che dovete lasciare che il bambio faccia tutto quello che vuole. Molte richieste di attenzioni da ansia da separazione potrebbero sfociare in vere e proprie bizze e il bambino potrebbe venire viziato. Cercate allora di essere sempre presenti, ma anche di iniziare proprio in questo periodo a mettere delle regole. Vedrete che in questo modo riuscirete a superare questo strano periodo al meglio e alla fine vostro figlio risulterà anche molto educato e attento a seguire quelli che sono i vostri bisogni. Ricordate infatti che il rapporto tra mamma e bambino deve essere un rapporto di amore e di rispetto reciproco, non di certo a senso unico.