L’Ayurveda come medicina dolce


Nell’ultimo periodo si sente parlare sempre più spesso di termini come l’ayurveda, la medicina ayurvedica come nuovo stile di vita o di un diverso approccio al nostro corpo. La filosofia e l’antica storia millenaria alla base di questa medicina dolce sono molto interessanti e profonde, ma, per conoscere bene le finalità, è necessario quanto meno conoscerne i fondamenti. Sicuramente, infatti, la maggior parte delle persona che ha sentito parlare di ayurveda non sa precisamente di cosa si tratti e, per questo motivo, non è in grado di sfruttarne al meglio le incredibili potenzialità. In questo articolo, proveremo, quindi, a darvi, in maniera semplice e sintetica, i concetti fondamentali sui quali si basa la filosofia e la medicina ayurvedica, riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità come una medicina naturale all’interno di un completo sistema sanitario.

Come accennavamo in precedenza, per parlare di Ayurveda dobbiamo fare un bel salto, sia temporalmente che dal punto di vista dello spazio. Stiamo parlando, infatti, di una disciplina che affonda le sue radici a 2500 anni or sono, nei lontani territori circostanti all’attuale India. È una metodologia che veniva prima tramandata oralmente e, in seguito, tramite testi scritti, grazie ai quali oggi è possibile ricavare i suoi principi basilari.

L’Ayurveda ha origine dagli antichi testi sacri indiani, i Veta, e più in particolare dal testo sacro che prende il nome di Atharvaveda. Il suo nome è composto da due diversi termini, Ayu e Veda, che, rispettivamente in sanskrito significano vita e conoscenza. L’ayurveda è, dunque, quella filosofia e quell’insieme di tecniche che consentivano e consentono ancora oggi la conoscenza della vita e del nostro corpo. Sempre secondo la tradizione indiana, esistono nell’universo 5 elementi fondamentali (aria, fuoco, acqua, terra ed etere) che concorrono tutti insieme, con le loro diverse combinazioni, a dare luogo a tutto ciò che ci circonda e anche a permettere la vita. Questi stessi elementi si ripetono anche all’interno del nostro corpo, come specchio di un piccolo universo, e consentono la vita, sia dal punto di vista fisico che psichico.

La particolarità dell’Ayurveda, infatti, sta nel fatto che questa metodologia considera non solo l’aspetto fisico ma anche quello psicologico e mentale, come parte imprescindibile della nostra salute e del nostro stare in forma. Un po’ come il nostro moderno concetto di benessere, già 2500 anni fa la medicina ayurvedica considerava la nostra salute come il binomio importantissimo di “mens sana in corpore sano”.

Entrando un po’ di più nello specifico, vediamo che l’ayurveda ci descrive anche i tre elementi, o dosha, che controllano il nostro fisico:

  1. VATA, ovvero la parte che regola il movimento e tutte le caratteristiche dinamiche del nostro corpo (sistema nervoso, respirazione),
  2. PITTA, la funzione che regola la parte metabolica ma anche le emozioni e i sentimenti,
  3. KAPHA, la parte che rappresenta la forza e la resistenza fisica (ossa, tessuti, articolazioni) e che è anche responsabile della resistenza alle malattie.

All’interno del nostro corpo, in base alla nostra costituzione, può prevalere uno o l’altro dosha. Compito della medicina ayurvedica è quello di individuare la tipologia di individui cui apparteniamo e, in caso di disturbi, aiutarci a superarli tramite alcune delle migliaia di ricette naturali di cui si avvale, alla cui base troviamo erbe e piante, ma anche minerali, cristalli, cibi, suoni, colori e così via.

Una medicina dolce e naturale che si basa non solo sull’uso di decotti, infusioni e tisane ma si avvale anche di profondi massaggi, i massaggi ayurvedici, di cui parleremo in maniera più dettagliata più in là, che contribuiscono sia al benessere fisico che ad un ritrovato benessere mentale. Non per altro l’ayurveda ed i suoi principi danno luogo a quella che viene definita la “medicina dell’anima”.