L’esercizio aiuta a mantenere la mente giovane

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Ci hanno sempre insegnato, come dicevano gli antichi romani, che vale la regola “mens sana in corpore sano”, ovvero che una mente è sana ed equilibrata quando anche il corpo è sano ed in forma. Adesso abbiamo anche le prove che questo proverbio, o modo di dire, rappresenta effettivamente una condizione reale. Ci stiamo riferendo a due recenti studi, condotti separatamente da due diverse università ma che hanno portato alla stessa conclusione, ovvero che un regolare esercizio fisico o un’attività che aiuti a tenere allenata la mente sono due esercizi che aiutano a preservare le nostre strutture celebrali, contrastando l’invecchiamento.

Il primo studio recentemente pubblicato è stato condotto dall’Università di Edimburgo e pubblicato sulla rivista scientifica Neurology. Tale ricerca si è avvalsa di un nuovissimo strumento di analisi, chiamato trattografia: in pratica, si tratta di una particolare risonanza magnetica così precisa e dettagliata da riuscire a ricavare informazioni su ogni singola fibra nervosa del nostro cervello. Tramite questo strumento è stato possibile analizzare l’integrità delle fibre costituenti alcune delle più importanti strutture del cervello, tra le quali vengono ricordate il talamo anteriore, il corpo calloso, il cingolo, e così via. I soggetti analizzati sono stati ben 691 tutti aventi la stessa età, ovvero 76 anni (classe 1936), la maggior parte dei quali era stato sottoposto ad una precedente risonanza magnetica 4 anni prima, ovvero all’età di 72 anni. In questo modo gli studiosi, avendo a loro disposizione il prima e il dopo, sono riusciti a risalire a cosa fosse successo in quel lasso di tempo pari ai quattro anni trascorsi.

Mantenere la mente sana facendo esercizio fisico
Mantenere la mente sana facendo esercizio fisico

Dall’analisi dei risultati ottenuti è scaturita la conclusione che un regolare esercizio fisico, praticato da un buon numero dei 691 pazienti, era riuscito a contrastare l’inesorabile avanzata dei suo danni con il conseguente declino, mantenendo più integre le strutture celebrali. L’attività fisica aiuta, infatti, a contrastare il naturale assottigliamento che avviene con l’avanzare dell’età e, di conseguenza, preserva anche più a lungo le nostre capacità mentali.

Ulteriori informazioni ci vengono fornite anche da uno studio di impronta italiana, portato avanti dalla collaborazione dell’Università D’Annunzio di Chieti, unitamente all’Università di Enna e di Leuven. Secondo tale ricerca, pubblicata su PLOSone, oltre all’attività fisica per evitare il degradamento delle strutture celebrali può aiutare anche una cosiddetta “attività cognitiva”, ovvero il tenere sempre la mente in esercizio. Per esercizio, in questo caso, si intendono degli allena-mente molto conosciuti e semplici, come rebus, parole crociate, anagrammi, sudoku o addirittura l’ascolto di musica classica. Già dopo soli 6 mesi di regolare allenamento per la mente i risultati risultano visibili, con un minore assottigliamento corticale.

Se, infine, si uniscono sia la regolare attività fisica agli esercizi per allenare la mente si assiste a degli effetti ancora più benefici, dato che l’esercizio aerobico derivato da una sana attività fisica ha un effetto positivo su tutta la struttura celebrale.