Reishi: il “Fungo della Longevità”: caratteristiche, vantaggi e controindicazioni

Ottimi alimenti il regno dei funghi “mangerecci” rappresentano un ingrediente abbastanza completo, con un basso contenuto calorico ed energetico. I funghi commestibili sono composti maggiormente da acqua, idrati di carbonio, sostanze azotate, cellulosio, ceneri e grassi e sono ricchi di diverse sostanze nutrizionali necessarie per garantire l’equilibrio dell’organismo umano.

Appellati anche come “carne del povero”, i funghi sono apprezzati per le loro proprietà salutistiche e benefiche per l’organismo umano, tanto è vero che in micoterapia ci sono specie fungine conosciute come funghi medicinali.

Tra i funghi medicinali, il Reishi o Ganoderma lucidum è quello maggiormente apprezzato per le potenzialità che lo stesso è in grado di apportare nel trattamento di numerose patologie, tra cui il cancro.

Proprio per queste potenzialità, questa guida si propone di approfondire i benefici salutistici che il Reishi è in grado apportare all’organismo umano, in particolare nell’assicurare la longevità del corpo umano.

Non a caso, il Reishi è apprezzato come il “re della medicina erboristica orientale” e molti studiosi e ricercatori esperti in scienze erboristiche e farmacologiche lo considerano addirittura di una preziosità nettamente superiore a quella vantata dal ginseng.

Reishi: caratteristiche e descrizione

Reishi o Ganoderma lucidum è un fungo parassita saprofita che cresce sulle cortecce legnose della quercia o castagno, nelle umide province costiere della Cina.

Proprio in queste regioni del continente asiatico il Reishi è conosciuto e utilizzato da millenni dalla popolazione per le sue ben note proprietà officinali.

Per quanto concerne la descrizione del Reishi, esso vanta un aspetto laccato e lucido, il suo cappello ha un diametro che raggiunge i 15 cm, ha una forma circolare, a ventaglio e vanta un gambo verticale od obliquo.

La sua tonalità cromatica è bruno-rossastra, con sfumature nel cappello che vanno dall’avorio al giallastro, come si può visionare nella foto sotto riportata.

 

Il gambo del Reishi è eccentrico al cappello ed è di dimensione variabile di colore bruno e dall’aspetto noduloso, la sua polpa è di odore gradevole, morbida e il sapore è tannico.

In età avanzata, tuttavia, questo fungo medicale può essere soggetto all’attacco di tarli e parassiti che si nutrono della polpa, riducendolo in polvere.

Il Reishi cresce durante la stagione primaverile inoltrata, in estate ed in autunno. Per quanto concerne la commestibilità, il Reishi non è un fungo “mangereccio” ma è un fungo officinale impiegato nelle varie cure mediche tradizionali orientali per curare e prevenire patologie.

Usi e Proprietà medicali del Reishi

In Cina e in Giappone, il Reishi nelle due varietà (rosso e nero) viene coltivato sin dall’antichità ed è apprezzato proprio per le sue proprietà medicali e curative.

Non essendo immediatamente commestibile, il fungo saprofita viene essiccato e poi ridotto in polvere; inoltre, viene impiegato nella preparazione di decotti, gelatine, mousse, unguenti, liquori oppure viene semplicemente trasformato in compresse.

Alcuni studi in vitro hanno validato la possibilità del ruolo che espletano i triterpeni fungini o acidi ganoderici, i quali sono steroli in grado di ridurre le reazioni allergiche limitando la produzione di istamina.

I triterpeni fungini contenuti nel Reishi ottimizzano la respirazione cellulare e favoriscono la funzionalità epatica; inoltre, i polisaccaridi β-glucani e gli etero-β-glucani sono molecole anti-tumorali ed immunostimolanti, aumentano il senso di sazietà, favoriscono la flora batterica intestinale e abbassano la glicemia e il colesterolo.

Il Reishi stimola l’appetito in gravidanza, favorisce il benessere psico-fisico della futura mamma e previene l’Alzheimer e il morbo di Parkinson.

Il Reishi: l’elisir della longevità

Questo fungo saprofita è appellato come “erba della potenza spirituale”, “fungo miracoloso”, “fungo dell’immortalità” o “elisir di lunga vita”: gli abitanti di Okinawa, isola dell’Oceano Pacifico con un’elevatissima presenza di centenari che fanno del Reishi uno degli alimenti basilari della loro alimentazione.

Il Reishi è un fungo con azione “chelante” ovvero in grado di eliminare tutti i metalli pesanti (tra cui il mercurio, piombo etc.) che vengono assorbiti dal nostro organismo a causa dell’inquinamento e delle tossine che si depositano per il regime dietetico seguito.

Questa azione di espellere le tossine e tutti i metalli pesanti portano a considerare il Reishi come un ottimo alleato per combattere il cancro (qualunque forma tumorale) e per depurare l’organismo, con la conseguenza di aumentare la longevità e di incrementare lo stato qualitativo della vita umana.

Inoltre, la presenza del citocromo P-450 avrebbe una funzione interessantissima sull’organismo proprio per il fatto che si tratta di un enzima con funzione disintossicante.

I numerosi polisaccaridi aiutano a ridurre il rischio di comparsa e di insorgenza delle cellule tumorali, a ridurre e regolare la pressione arteriosa oltre che ad agire sul sistema dei neurotrasmettitori (serotonina, dopamina, glutammato, etc.) in grado di regolare il benessere e lo stato d’animo del corpo.

Ben si comprende come un organismo umano maggiormente depurato, rilassato e pacato raggiunga il benessere non solo fisico ma, pure, spirituale.

Non a caso il Reishi è il fungo della spiritualità, del benessere e, soprattutto, un “elisir della longevità”.