Dimagrire con le zuppe

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In giro si sente parlare delle diete più disparate ed originali e di persone perennemente in lotta contro grassi, zuccheri e carboidrati. L’inizio del nuovo anno è, senza ombra di dubbio, uno dei più temuti proprio per la nostra linea: un po’ perché siamo in pieno inverno e, rimanendo più a lungo a casa, si ha la possibilità di sgarrare più facilmente, un po’ perché le pietanze invernali sono normalmente più caloriche di quelle estive.

In realtà, proprio nel periodo autunnale ed invernale una grossa mano a dimagrire e a ritrovare il peso forma ce la possono dare le zuppe. In effetti sappiamo già che l’aspetto che mette tutti d’accordo quando si parla di sano regime alimentare o di dieta dimagrante è la necessità di consumare giornalmente, e più volte al giorni, delle razioni di frutta e verdura. Nel periodo invernale può aiutare a dare tepore e ad invogliarci a consumare verdure proprio il ricorso a delle sane ed appetitose zuppe, in modo tale a riuscire anche a contenere le calorie, come consigliato dagli esperti in materia.

@ Donnamoderna
@ Donnamoderna – La zuppa di legumi

Una delle conseguenze più immediate di quando si mangia una zuppa, come, ad esempio, il classico passato di verdura, è il senso di sazietà che interviene quasi subito e che permette, di conseguenza di immettere altro cibo ed altre calorie nel nostro organismo. Se a questo effetto positivo uniamo la considerazione che una zuppa presenta un basso apporto energetico, se confrontata con altri alimenti solidi, arriviamo alla conclusione di quanto questo tipo di alimento possa esserci di aiuto nelle diete ipocaloriche e per riconquistare un peso forma invidiabile.

Una conferma alla nostra considerazione viene da un recente studio condotto dalla Oxford Brookes University e pubblicata sul web dalla rivista European Journal of Clinical Nutrition. Tale studio era incentrato proprio sui cibi in forma cremosa, o di zuppa, ed ha riguardato 12 adulti. A queste persone sono stati gli stessi cibi, ma in forma differente in tre differenti giorni: nel primo giorno i cibi erano in forma solida, durante il secondo in forma semi solida (con pollo e verdure frullate ma il riso nella sua forma originaria) ed, infine, il terzo giorno le pietanze erano tutte frullate, incluso anche il riso. Grazie ai risultati ottenuti si è potuto dimostrare che, a parità di pietanze (e quindi di calorie immesse nell’organismo), i cibi in forma cremosa danno un maggior senso di sazietà e pienezza, perché portano oggettivamente a tempi più lunghi di svuotamento gastrico.

Una zuppa di pesce
Una zuppa di pesce

A questo importante risultato se ne affianca, poi, un altro. Per non rischiare di aumentare il picco glicemico dopo il pasto è importante ricordarsi di non frullare i carboidrati come riso, pasta, orzo e patate. È preferibile, infatti, introdurre tali alimenti nella loro forma originaria perché, in questo modo, rallentiamo un po’ il processo digestivo ed evitiamo un picco glicemico subito dopo il pasto.

Concludendo, visti i risultati di questa recente ricerca inglese, quindi, le zuppe possono davvero essere un importante alleato per la nostra dieta, dato che ci aiutano a ridurre circa il 20% del nostro apporto calorico giornaliero. Perfetto complemento di una zuppa, come un passato di verdure, è un’idonea quantità di carboidrati, come riso, orzo o pasta, a patto che questi elementi vengano introdotti nella loro forma originaria, ovvero senza frullarli.