Gotta: i sintomi, cause e come si cura

Si eredita spesso dalla famiglia e colpisce soprattutto il sesso maschile, la gotta non è altro che un’infiammazione ed una patologia del metabolismo caratterizzata da attacchi ricorrenti di artrite infiammatoria acuta con dolore, arrossamento e gonfiore delle articolazioni.

Vediamo in questa guida che cos’è la gotta, quali sono le cause che possono portare alla comparsa della gotta, quali sono i sintomi, i rimedi e la dieta per prevenire e curare la gotta.

Gotta: che cos’è e le principali cause

Almeno l’1-2% della popolazione italiana ne soffre e si tratta probabilmente di una stima per difetto e di dati in continuo aumento.

La gotta è una patologia del metabolismo, un’infiammazione che colpisce una o più articolazioni e produce forti dolori.

Caratterizzata da attacchi ricorrenti di artrite infiammatoria acuta con dolore, arrossamento e gonfiore delle articolazioni, la gotta è un eccesso di acido urico nel sangue, una sostanza che deriva dalla demolizione delle purine, molecole del DNA.

Quando i livelli di acido urico nel sangue restano elevati per lungo tempo (iperuricemia) questa molecola forma piccoli cristalli nelle articolazioni che provocano infiammazione e dolore.

Quali sono le principali cause che cagionano la comparsa di gotta? In passato il disturbo era imputato all’alimentazione ricca di carne, pesce e alcol; in effetti, il fattore ereditarietà e la componente genetica giocano un ruolo rilevante nella comparsa della patologia e colpisce quasi esclusivamente gli uomini.

Un’eccessiva produzione di acido urico su base genetica è una delle cause principali della comparsa della patologia.

A questa si affiancano fattori genetici o scatenanti, come: l’assunzione di alcuni farmaci quali i diuretici, l’obesità, l’abuso di alcool e un’alimentazione ricca di carni rosse, selvaggina, frutti di mare e altri alimenti ricchi di purine (manzo, maiale, fegato, aringa, sgombro, crostacei, trota, piselli e fagioli secchi).

Esistono fattori di rischiosità? Ebbene sì, occorre fare attenzione ai seguenti fattori di rischio che possono cagionare la comparsa della gotta:

  • ereditarietà (familiari e parenti che accusano problemi di iperuricemia e di gotta);
  • il sesso maschile è più a rischio di quello femminile;
  • gli adulti sono più a rischio dei giovani;
  • eccessivo consumo di alcolici;
  • sovrappeso;
  • ipotiroidismo;
  • psoriasi;
  • anemia emolitica;
  • esposizione prolungata al piombo tende a far incrementare i livelli di acido urico nel sangue.

Sintomi della gotta

I sintomi più comuni della comparsa della gotta sono ascrivibili ai seguenti: improvvisa comparsa di dolore intenso, rossore, gonfiore nell’articolazione colpita, aumento della sensibilità.

L’articolazione più colpita è la metatarso-falangea dell’alluce e l’eccesso di acido urico che può depositarsi nei tendini e nei tessuti circostanti, generando tofi e gonfiori, oltre a dolore articolare. Raramente compaiono anche febbre e stanchezza.

Nella maggior parte dei soggetti la prima articolazione ad essere colpita è quella dell’alluce, ma possono essere colpite anche il collo del piede, caviglie, ginocchia, polsi, gomiti, etc.

I soggetti affetti da gotta manifestano dolore e gonfiore intensi alle articolazioni e gli episodi possono diventare sempre più frequenti e dolorosi.

La progressione della gotta passa attraverso quattro iter seguenti:

  1. iperuricemia asintomatica, quando è possibile rilevare elevati livelli di acido urico nel sangue, ma è asintomatica;
  2. attacco acuto di gotta, quando l’iperuricemia supera la soglia e i cristalli di acido urico vanno a depositarsi nelle articolazioni;
  3. gotta intervallare asintomatica;
  4. gotta tofacea, le articolazioni possono subire danni permanenti e anche i reni possono essere danneggiati in maniera irreversibile.

Terapia e cura della gotta: trattamenti farmacologici

Per quanto concerne gli obiettivi della terapia sono ascrivibili ai seguenti:

  • alleviare il dolore provocato dagli attacchi e dai dolori articolari,
  • diminuzione dell’infiammazione alle articolazioni,
  • prevenzione dei nuovi attacchi andando a ridurre il livello di acido urico nel sangue.

Nei casi di attacchi acuti di gotta è consigliabile:

  • assumere i farmaci soprattutto antinfiammatori,
  • sollevare l’articolazione colpita e dolorante,
  • praticare impacchi di ghiaccio nell’articolazione più colpita,
  • idratare l’organismo con acqua e dieta a base di cibi acquosi (frutta e verdura in abbondanza).

Tra i farmaci più comunemente usati per curare la gotta troviamo gli antinfiammatori e il paracetamolo, principio attivo della Tachipirina®.

Da evitare l’aspirina perché può inibire ai reni di eliminare l’acido urico; può essere prescritto cortisone, da assumere per via orale.

Il medico curante può prescrivere determinati farmaci che riducono il livello di acido urico nel sangue, tra di essi l’allopurinolo (Zyloric®).

Prevenzione e dieta per curare la gotta

Per contrastare l’insorgenza della gotta e per prevenirla, è necessario seguire un regime dietetico ad hoc; tra gli alimenti da escludere:

  • pesce azzurro (alici, acciughe e sardine);
  • frattaglie come fegato, rognone, cervello;
  • carne rossa ed estratti per fare i brodi;
  • selvaggina,
  • piselli e legumi secchi.

Si dovrebbe evitare anche gli alimenti troppo ricchi di grassi e la frutta troppo zuccherina.

Tra gli alimenti consigliati per una dieta utile per prevenire e combattere la gotta:

  • latte e formaggi;
  • uova;
  • verdura (eccetto piselli, fagioli, lenticchie, asparagi, spinaci, cavolfiori e funghi);
  • frutta (eccetto cachi, fichi, uva o banane o la frutta disidratata);
  • pasta e altri cereali ricchi di amido.