Vita all’aria aperta in estate: attenzione alle punture degli insetti

Con l’arrivo della bella stagione si sente il desiderio di trascorrere molto più tempo all’aria aperta insieme ai bambini. Si tratta di una buona, anzi buonissima, abitudine. Stare all’aria aperta, possibilmente a contatto con la natura e lontano dall’inquinamento delle nostre città, è un vero e proprio toccasana infatti per la salute dei più piccoli. I bambini si sentiranno subito molto più allegri e desiderosi di giocare, ritroveranno l’appetito e riusciranno a stancarsi quanto basta per riuscire a fare delle belle dormite e lasciare così anche a mamma e papà i loro momenti di relax. Attenzione però, ci sono alcune insidie all’aria aperta. Api, vespe e calabroni sono infatti gli insetti più diffusi durante il periodo estivo, pari quasi alle zanzare.

Purtroppo questi imenotteri pungono, punture che sono fastidiose, che provocano prurito e, in alcuni casi, persino un po’ di dolore. Il problema però non è questo, il problema è che c’è il rischio che i bambini siano allergici. Dopo la puntura di un insetto è allora davvero molto importante monitorare la situazione. Se il bruciore, l’arrossamento, il prurito e l’eventuale dolore sono localizzati solo nella zona della puntura, se non sono eccessivamente elevati e se durano poco tempo non c’è bisogno di alcun tipo di allarmismo, si tratta infatti di una reazione più che normale. Se invece questi sintomi lentamente si estendono andando a coprire una superficie più vasta e se il gonfiore aumenta in modo esponenziale durando davvero molto a lungo è bene andare subito al pronto soccorso o dal pediatra. In alcuni casi è anche possibile che i bambini mostrino spossatezza, nausea e qualche linea di febbre. Nei casi più gravi si riscontrano tosse e difficoltà sia a parlare che a deglutire. Questi sono i casi in cui è necessario intervenire quanto più tempestivamente possibile ovviamente per evitare l’ostruzione delle vie aeree.

Per cercare di fermare eventuali reazioni allergiche sarebbe necessario intervenire nei primi 20 secondi dopo la puntura dell’insetto. Togliendo infatti il pungiglione in modo piuttosto determinato si limita la quantità di veleno che arriva all’organismo del bambino. Per estrarre il pungiglione sarebbe ovviamente preferibile utilizzare delle pinzette. Considerando però il poco tempo che si ha a disposizione e il fatto che non sempre abbiamo delle pinzette con noi è possibile utilizzare semplicemente le unghie. Per dare poi sollievo è possibile applicare del ghiaccio o comunque qualcosa di freddo.

Vi ricordiamo che vespe, api e calabroni sono attratti dai profumi molto dolci, se sapete di dover trascorrere insieme ai bambini molto tempo all’aria aperta evitate allora sia per loro che per voi shampoo, bagnoschiuma, prodotti cosmetici che possano avere un profumo accattivante per questi insetti. Ricordate inoltre di non tenere all’aperto cibi dolci, bevande zuccherate, caramelle, alimenti questi che infatti attraggono gli insetti e rendono più elevata la possibilità di incorrere in punture. Esistono inoltre in commercio delle apposite lozioni repellenti ideali anche per i bambini che offrono un’ottima protezione.

E per quanto riguarda l’abbigliamento? Avere la pelle quanto più coperta possibile sarebbe la scelta ideale, ma ci rendiamo conto che con il caldo questa è un’impresa impossibile. Vi consigliamo però di evitare colori sgargianti e di far indossare ai bambini delle scarpe chiuse se sapete che andrete in un luogo dove le api sono presenti come un bel prato o una zona posta in aperta campagna.

Camilla Biagini
Web writer con all'attivo la pubblicazione di poesie e articoli di attualità. Esperta di moda e make up.