Vitamina B12: a cosa serve e perché è importante

Per chi segue una buona dieta salutare ed equilibrata, oltre a carboidrati, proteine e sostanze lipidiche (in contenuto esiguo), occorre assumere quotidianamente vitamine e sali minerali.

Le vitamine sono un macro nutriente essenziale che un organismo deve assumerle attraverso una corretta alimentazione o attraverso integratori.

Attualmente sono ben tredici le vitamine che sono universalmente riconosciute e sono classificate per la loro attività biologica e chimica.

Vitamina A, B1, B2, B3, B4, B5, B6, B7, B9, B12, C, D, E, K: sono queste le principali vitamine che possiedono diverse funzioni biochimiche, a seconda del gruppo di appartenenza.

Oggetto di studio e di approfondimento di questa guida è la vitamina B12 o cobalamina, indispensabile per la salute dell’organismo e per prevenire l’anemia perniciosa.

Vitamina B12: scoperta e composizione chimica

Le vitamine possiedono diverse funzioni biochimiche: la vitamina D, ad esempio, ha una funzione simile a quella degli ormoni che espletano una funzione di regolazione del metabolismo o della crescita di tessuti e cellule.

Altre vitamine assolvono da antiossidanti (vitamina E e C) e il maggior gruppo di vitamine, quelle del gruppo B, aiutano gli enzimi assolvendo ad una funzione di catalizzatori nel metabolismo basale.

All’interno del gruppo delle vitamine B si annovera la cobalamina o vitamina B12 che venne isolata dopo una serie di ricerche in merito all’anemia perniciosa.

Nel 1948 un team di scienziati americani, dopo varie ricerche scientifiche, riuscì a scoprire la vitamina B12 appartenente al gruppo B.

La cobalamina non è altro che una vitamina idrosolubile e, per essere “assorbita” dall’organismo umano, deve essere riconosciuta da un “fattore intrinseco” a pH 6,5, una sostanza emessa dalle pareti dello stomaco.

Normalmente, un organismo umano presenta nel sangue dei valori di cobalamina pari a 200-900 mcg/ 100 ml.

La vitamina B12 è una sostanza di colore rosso, cristallina e altamente solubile in acqua; dal punto di vista chimico è formata da alcune sostanze come l’idrossicobalamina (idrossilico -OH), la cianocobalamina o cianuro d’idrogeno -CN, il 5-deossiadenosilico (5′-deossiadenosilcobalamina), il metilico -CH3 (metilcobalamina).

La vitamina B12 viene chiamata anche “cobalamina” per la presenza di un atomo di cobalto centrale, coordinato da quattro atomi di azoto.

Funzioni principali della cobalamina o Vitamina B12

La Vitamina B12 fa parte del complesso delle “vitamine B” ed espleta diverse importantissime funzioni per il nostro organismo umano.

E’ la vitamina fondamentale nei processi di formazione dei globuli rossi e per le cellule del sistema nervoso; in combinazione con l’acido folico coadiuva la sintesi del DNA e dell’RNA.

Prodotta da prodotta da alghe, batteri e funghi, la vitamina B12 è la più complessa fra gli otto tipi di vitamine B, è idrosolubile e per questo si scioglie nell’acqua. La cobalamina previene una forma di anemia megaloblastica molto pericolosa: l’anemia perniciosa.

Carenza di Vitamina B12: i “campanelli d’allarme”

Il deficit di Vitamina B12 è un chiarissimo campanello d’allarme che si aziona per segnalare all’organismo umano che qualche cosa non “funziona” come dovrebbe.

Il fegato immagazzina le riserve di vitamina B12 di cui servirsi nei periodi di “carenza” e, quasi sempre, ci si accorge della “mancanza” solo quando le riserve accumulate nel fegato sono esaurite.

La carenza di vitamina B12 ha due cause possibili:

  • l’organismo umano non assume il giusto quantitativo di vitamina B12 di cui ha necessita,
  • l’organismo umano non è in grado di assorbire la vitamina B12 che immagazziniamo.

Per quanto concerne il primo caso, si può fronteggiare e rimediare alla carenza di vitamina B12 correggendo l’alimentazione o assumendo gli integratori vitaminici.

Nel secondo caso occorre valutare attentamente i motivi dell’anomalia: ad esempio la Sindrome di Imerslund-Grasbeck è una patologia piuttosto rara che è cagionata da un “difetto” nel fattore intrinseco che non permette l’assorbimento della cobalamina.

La Sindrome di Imerslund-Grasbeck cagiona anemia megaloblastica, danni al sistema nervoso e debolezza. Si può curare assumendo integratori di vitamina B12 per tutta la vita.

Interventi gastrointestinali, bypass gastrico, l’uso prolungato di Metformina per curare il diabete, l’abuso di alcool, l’abuso di nicotina sono tutte cause che possono cagionare la carenza di Vitamina B12.

La grave carenza di Vitamina B12 cagiona l’anemia perniciosa, una forma di anemia caratterizzata da ridotta produzione dei globuli rossi, che si manifesta con alterazioni dell’epidermide, delle membrane mucose e del sistema nervoso centrale.

Colpisce gli adulti di fascia d’età compresa fra i 50 e i 60 anni e raramente gli individui under 30enni.

L’anemia perniciosa è determinata da un difetto secretorio gastrico che porta ad atrofia gastrica ed alla carenza del fattore intrinseco.

Gli unici soggetti che dovrebbero stare attenti a non eccedere con l’assunzione di vitamina B12 sono tutti coloro che soffrono di nefropatia diabetica.

Alimenti ricchi di Vitamina B12 e fabbisogno giornaliero

Un adulto dovrebbe assumere 2 mg di B12, questo è il fabbisogno giornaliero consigliato dai biologi nutrizionisti.

Gli alimenti che contengono vitamina B12 sono quelli di origine animale: latte, latticini, formaggi e derivati del latte, uova, crostacei, carne rossa, carne bianca come il pollo, tacchino, coniglio e suino.

Chi adotta un regime alimentare vegano e vegetariano deve assumere integratori di vitamina B12.