Il campo estivo per bambini: come scegliere

Il campo estivo per bambini può essere un’ottima idea per i bambini un po’ più grandi. Si è un po’ più indipendenti da mamma e papà, si fanno amicizie e si fanno nuove esperienze. Ecco come scegliere un campo estivo per bambini e qualche consiglio utile.

Consigli utili

Un campo estivo per bambini, che sia un campeggio con gli scout o un percorso di formazione, è l’ideale per rendere il bambino più indipendente e più libero di fare le proprie scelte. La prima cosa da fare è capire se il bambino è in grado di affrontare questa esperienza da solo. Per esempio, un bambino dai 2 ai 7 anni è troppo piccolo per fare questa esperienza, anche se non è troppo attaccato alla mamma.

Un bambino di 10 anni, invece, potrebbe trovare in un campo estivo una nuova realtà, magari anche in linea con i suoi hobby. I genitori che fanno questa scelta devono avere due obiettivi: non forzare il bambino e cercare di aiutarlo a fare delle scelte, oltre a regalargli ricordi che non svaniranno mai.

Scegliere il campo estivo per bambini giusto

In passato, oltre al campeggio e a qualche realtà “a tema”, non c’era molta possibilità di scelta per un campo estivo per bambini. Oggi, invece, si possono trovare dei campi estivi che migliorano le capacità dei bambini e che sono vicini a interessi che si possono avere tutto l’anno. Per esempio, i bambini che praticano nuoto possono fare un campo estivo a tema.

Ci sono anche campi estivi: musicali, di danza, artistici, di teatro, ma anche di approfondimento della lingua inglese, senza mai far perdere il divertimento legato a queste esperienze. Il consiglio è, quindi, di farsi un giro su Internet, magari anche con il bambino davanti al PC, in modo da vedere quali attività siano più gradite.

A quale età

Di partenza, un campo estivo per bambini ospita bambini dai 6 ai 15 anni. Naturalmente, c’è personale esperto, in grado di risolvere qualsiasi difficoltà, anche quella di “distacco” dalla mamma per un certo periodo di tempo.

Ci sono anche bambini molto autonomi, che si divertono talmente tanto che non si accorgono nemmeno che mamma non c’è. Se non è possibile questo “distacco”, invece del campo estivo, si può pensare a degli oratori che, un paio di ore al giorno, possano creare svago e permettere anche ai bambini più timidi di fare amicizia.

Considerare una visita alla struttura

I genitori, prima di scegliere il campo estivo giusto, dovrebbero fare una visita con il bambino. In questo modo, si potranno conoscere gli operatori. Si potrà anche per capire se il bambino ama quel posto e quelle attività prima di sceglierle. Oggi, è importante chiedere il numero di telefono di un responsabile, in modo da poter vigilare e da poter essere vicino ai ragazzi anche se non si è presenti di persona.

Infine, si potranno visionare i programmi, valutare i curriculum di chi lavora e cosa servirà al bambino durante il campo estivo. A questo punto, si potrà valutare il prezzo. Naturalmente, si dovrà preparare il bambino alla nuova esperienza. Così, sarà anche più semplice regalare un’estate di felicità per il proprio figlio.

In più, se il bambino torna sapendo meglio l’inglese, oppure dopo aver fatto sport, magari anche più felice, non c’è niente di meglio di un campo estivo per rendere il bambino più consapevole delle sue possibilità e delle sue scelte.

Annarita
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