Educare i bambini alla lettura


In questa era sempre più tecnologica e caratterizzata da molteplici comodità la società sta, mano a mano, perdendo dei valori importanti e, insieme ad esse, delle buone, vecchie abitudini, come quelle della lettura. Sappiamo, infatti, che , se è vero che aumenta esponenzialmente la vendita di tablet e telefonini perennemente connessi alla rete, il caro vecchio quotidiano è in crisi, perché nessuno si reca più dal giornalaio per leggere, da questo documento, articoli ed approfondimenti alle notizie. Anche il caro vecchio libro di carta non è esente da questa rivoluzione ma , ancora più grave, quello che stiamo minando in questi anni è proprio l’abitudine alla lettura dei più piccoli.

Molto più spesso, infatti, i bambini sono unicamente attratti dagli apparecchi tecnologicamente avanzati che li circondano, come televisioni, cellulari, tablet, videogiochi e personal computer, e si disinteressano totalmente al libro e alle fantastiche storie che esso può narrare. Compito del genitore dovrebbe essere proprio quello di trasmettere ai propri figli l’amore per la lettura e per i libri, già dalla più tenera età, magari proprio leggendo loro la famosa favola della buonanotte, prima della nanna, o dei pezzi di un libro di avventura, nel caso di bimbi un po’ più grandicelli. A quanto pare, però, non è proprio così, e ne abbiamo una triste conferma da un recente sondaggio commissionato e svolto in Gran Bretagna.

I risultati di un sondaggio

Secondo tale studio, i cui risultati sono stati pubblicati recentemente, infatti, la pratica della favola della buonanotte sta, ahimè, lentamente scomparendo, dato che ben un genitore su 6 (quindi una percentuale di poco superiore al 15%) non ha mai tempo per sedersi accanto al lettino del proprio bimbo e leggergli una favoletta che lo aiuti ad addormentarsi. E le cose non è che vadano meglio per il resto dei cinque genitori rimanenti, perché pare che ben il 30% di essi riesca a leggere una fiaba solo ed esclusivamente una volta alla settimana.

Educare i bimbi a leggere

Perchè non leggere insieme ai nostri figli ? 

Certo, di sicuro i genitori di oggi sono molto presi dai loro impegni, ma pare che quel 15% restio ad una sana lettura in compagnia dei propri bambini non lo faccia solo per mancanza di tempo: a volte, infatti, si uniscono la stanchezza o, peggio ancora, la totale mancanza di voglia. Peccato, perché con un gesto così piccolo ma colmo di amore aiuteremmo incredibilmente a favorire la crescita dei nostri figli: non si creerebbe solo un momento unico di complicità tra genitore e figlio ma potremmo favorire la capacità di attenzione e concentrazione dei nostri piccoli, li aiuteremmo a sviluppare la fantasia e una miriade di capacità mentali.

A peggiorare ancora di più la situazione vi è la constatazione che, in mancanza di un momento di relax e di complicità, come può essere quello della lettura assieme, i bambini preferiscano passare sempre di più il loro tempo davanti alla televisione, a giocare con i videogiochi o navigando su internet, che, come ben sappiamo, nasconde incredibili insidie per i più piccoli. Sempre secondo tale sondaggio britannico della Pearson relativo ai bambini dai 2 agli 11 anni di età, infatti, pare che i più piccoli della famiglia passino in media, al giorno, un’ora e mezza davanti alla televisione, 40 minuti a giocare con i videogiochi e ulteriori 30 minuti utilizzando il pc o navigando su internet.

Non rimane che chiederci se davvero non valga la pena sforzarci un po’ di più e dedicare ai nostri figli quella mezz’oretta in più, al giorno, per permettere loro di scoprire la bellezza del mondo dei libri e della lettura, allontanandoli, al contempo, da strumenti ancora troppo pericolosi nelle loro mani. A voi la scelta.