I farmaci in gravidanza

La preoccupazione più grande e costante per una mamma in dolce attesa è che possa succedere qualcosa al bambino. In ogni minuto, ora, giorno che trascorre in gravidanza, la futura mamma pensa al benessere del suo piccolo e non farebbe nulla di errato che potrebbe nuocergli.

Purtroppo, nei 9 mesi di gestazione, può capitare che capitino dei piccoli imprevisti, che mettono la mamma davanti ad un bivio. Una di queste situazioni è, ad esempio, il momento in cui la donna ha qualche lieve disturbo di salute, o una vera e propria malattia, e davanti a lei si pone un grosso dilemma: fare uso o no dei farmaci? Già solo per sentito dire sappiamo, infatti, che determinati farmaci potrebbero nuocere alla salute del feto ma, allo stesso tempo, è naturale che anche la futura mamma debba essere nel pieno delle sue forze per affrontare al meglio i mesi di gestazione. Allora che fare? Vediamo di darvi qualche indicazione a riguardo, sottolineando che si tratta di un argomento molto delicato e che, pertanto, non può essere assolutamente affrontato in maniera esaustiva da un portale come il nostro, ma necessita la consulenza di un professionista, come il ginecologo o il medico di base.

Cominciamo con il dire che il periodo più critico per la gestazione sono i primi 3 mesi, periodo in cui è anche più alto il rischio di incorrere in un aborto. Proprio per questo motivo, è proprio in questi mesi che sarà preferibile non prendere medicinali o limitarne al minimo l’assunzione.

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In caso di mal di testa o dolori generali, che normalmente richiedono l’assunzione di un analgesico, è meglio ricorrere al paracetamolo, come principio attivo del medicinale. Un recente studio canadese condotto su ben 4700 donne che avevano abortito, ha dimostrato, infatti, che l’utilizzo di altri FANS (o farmaci infiammatori non steroidei), come ibuprofene, ketoprofene, nimesulide, acido acetilsalicilico (la comune aspirina, per intenderci) e diclofenac aumentano notevolmente il rischio di aborto, se assunti nei primi 3 mesi. Ma non basta. Questi stessi principi attivi, se assunti a partire dal terzo mese di gravidanza potrebbero favorire la chiusura del dotto di Bottalo, uno dei vasi più importanti per la circolazione sanguigna del feto. Tutto ciò non è stato verificato in presenza di paracetamolo che rimane, pertanto, l’analgesico da poter utilizzare in caso di disturbi.

In generale, per quanto riguarda i farmaci ad uso topico, ovvero localizzati in una zona ben determinata del corpo, è possibile il loro utilizzo in gravidanza, dato che il loro assorbimento nei vasi sanguigni è decisamente limitato. Ciò vuol dire che in gravidanza è possibile fare uso di eventuali spray nasali o per la gola, pomate per cadute o distorsioni, spray in casa di sintomi asmatici, e così via. Naturalmente non si deve mai abusare di tali medicinali e considerare anche il fatto che la loro efficacia è anche abbastanza limitata.

Fate attenzione ai farmaci se siete incinta
Fate attenzione ai farmaci se siete incinta

Caso a parte meritano le creme contro l’acne, a base di acido retinoico. In questo caso, infatti, pur trattandosi di creme da applicare a livello locale, il principio attivo è talmente potente da poter causare serissimi danni al feto e rimanere in circolo per diverse settimane. L’acido retinoico è, infatti, è un potente teratogeno che potrebbe portare malformazioni grave al feto. Ecco perché, nel caso in cui si voglia avere un bimbo e si prendano creme con questo principio attivo, è fondamentale interrompere la cura con largo anticipo, per avere il giusto tempo per eliminarlo completamente dall’organismo.

Ed in caso di febbre, quale farmaco è possibile prendere? Anche in questo caso è consigliato il paracetamolo, utile a far scendere la febbre senza causare danni al bimbo. Naturalmente in caso di infezioni virali, come l’influenza, non ci sono medicinali che tengano, per cui il riposo ed il caldo rimangono sempre la prima regola. Per infezioni batteriche, invece, è possibile prendere degli antibiotici, meglio se basati sulla penicillina, come l’amoxiclillina. Parlando di influenza è anche consigliabile che la futura mamma faccia il vaccino antinfluenzale, a patto che non sia nei primi 3 mesi della gravidanza.

Concludendo, quindi, ci sentiamo di dire alle future mamme che non occorre farsi prendere dal panico o dall’ansia nel caso in cui non vi sentiate fisicamente bene: 9 mesi sono un lungo periodo, ed è naturale che in questo lasso di tempo possiate avere un raffreddore, ad esempio. Basta rimanere serene e rivolgersi con fiducia al proprio medico o al ginecologo, i quali sapranno rassicurarvi e consigliarvi nel migliore dei modi. Tenete conto, inoltre, che molte mamme, affette da patologie come ipertensione, diabete o malattie metaboliche, necessitano di cure continue anche durante il periodo di gestazione, e questo può essere fatto nel migliore dei modi grazie ai giganteschi passi compiuti dalla medicina nelle ultime decadi.

In caso di qualsiasi dubbio potete anche rivolgere le vostre domande a strutture competenti presenti sul nostro territorio nazionale:

  • Istituto Mario Negri di Milano / laboratorio per la salute materno-infantile / numero verde 800 883300
  • Filo Rosso Asm (Associazione Italiana Studio Malformazioni) ai numeri 02 8910207 (Milano), 06 5800897 (Roma), 081 5463881 (Napoli) e 0882 416291 (San Giovanni Rotondo – FG).

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